Category: Convegni

CENTRO DI RICERCA E DOCUMENTAZIONE SULLO SBARCO E LA BATTAGLIA DI ANZIO

LXIX ANNIVERSARIO

DELLO SBARCO DI NETTUNIA

MARTEDI’ 22 GENNAIO

Ore 17,30 – Museo dello Sbarco di Anzio (Villa Adele):

Inaugurazione Mostra “Aerosiluranti nella Battaglia di Anzio” con l’esposizione del motore Savoia Marchetti 79, ripescato nel mare di Anzio, e di uniformi, immagini, modellismo e oggettistica.

Inteverrà il dott. Pietro CAPPELLARI

Info: http://www.sbarcodianzio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=55%3A69-anniversario-dello-sbarco-di-anzio&catid=10&Itemid=182&lang=it

Pagina FB:

http://www.facebook.com/home.php#!/events/538593039493543

CONVEGNO

 

Sabato 1° dicembre alle ore 16,30, presso la sala dei convegni dell’Hotel Astoria, piazza Brignole 4, Genova

 

 verrà presentato il libro

 

GLI ITALIANI DI CRIMEA. NUOVI DOCUMENTI E TESTIMONIANZE SULLA DEPORTAZIONE E LO STERMINIO

 

A cura di Giulio Vignoli

professore di Diritto Internazionale nell’Università di Genova

 

Il libro rievoca la deportazione della Comunità italiana di Crimea avvenuta nel 1942 per

ordine di Stalin. Circa 1300 persone, uomini, donne, vecchi, bambini, vennero deportati in Kazakistan. Quasi

tutti i bambini morirono di stenti durante il viaggio nei vagoni piombati. Il freddo e la fame

nel luogo di deportazione decimò gli altri. Solo 300 persone sono tornate in Crimea dove

vivono tuttora in miseria nel disinteresse del Governo italiano.

 

Interverranno:

 

gli storici Aldo A. Mola e Alberto Rosselli

lo scrittore Piero Vassallo

la Presidente dell’Associazione Voltar Pagina Miriam Pastorino

il Presidente UMI Sergio Boschiero

 

Seguirà rinfresco

 

Per ulteriori informazioni (relative anche al genocidio degli Italiani di Crimea) telefonare allo

0185/669510 o scrivere a vignolirusso@libero.it

Atti del primo Convegno organizzato dal Centro di Studi Politici e Iniziative CESI in collaborazione con il mensile “Il Borghese” e il quotidiano “L’Opinione”

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In questa sezione, l’Istituto Carlo Alberto Biggini, mette a disposizione di tutto coloro che sono interessati, le pubblicazioni degli Atti del Convegno “Per una nuova Costituzione”, tenutosi  nella struttura di Villa Marigola in Lerici il 30 Aprile 2006.

Prof. Gaetano Rasi, Presidente dell’Istituto Carlo Alberto Biggini:

Crisi della rappresentanza, crisi della classe dirigente, crisi dello Stato

Prof. Enrico Nistri, ispettore Miur, scrittore e giornalista

Intervento Tavola Rotonda

Prof. Giuseppe Santaniello, Presidente Emerito del Consiglio di Stato

La Costituzione contesa, il problema dell’ampiezza di rappresentanza

Prof. Franco Tamassia, professore di Diritto Pubblico presso l’Università di Cassino

La Devolution ed il Senato Federale come disgregazione dello Stato Unitario

Prof. Rolando Tarchi, professore di Diritto Costituzionale presso l’Università di Pisa

Il valore della Costituzione e il principio di unità e indivisibilità della Repubblica

Prof. Nicolò Zanon, professore di Diritto Costituzionale presso l’Università di Milano

Oltre il conservatorismo costituzionale per una moderna società italiana

 

Intervento del Vice Presidente dell’Istituto C.A. Biggini, Carlo Alberto Biggini

Intervento del Prof. Enrico Ferri

Intervento del Sen. Egidio Banti

Clicca qui per visualizzare alcuni cenni biografici sui relatori

E’ iniziato il dibattito sul superamento della Costituzione del ‘48 . La ripresa degli studi per una Repubblica presidenziale fondata sulla rappresentanza integrale del cittadino e sulla democrazia sociale e delle competenze. Guardare al futuro senza trascurare la dottrina e l’esperienza del passato” Si è tenuto sabato 19 novembre a Sarzana, sua città natale, l’annunciato Convegno Nazionale su Carlo Alberto Biggini, nel 60° anniversario della prematura scomparsa dell’insigne costituzionalista ed impegnato uomo politico. Sulle cause della sua morte, a nemmeno 43 anni, pesano gravi sospetti. Nel corso dei lavori – che hanno visto la partecipazione di noti uomini politici di vari indirizzi, di storici, giuristi ed economisti, nonché di un vasto e scelto pubblico – si è colta l’occasione, oltre che di scandagliare la figura e l’opera dell’illustre sarzanese, di porre le basi per una ripresa degli studi politico-costituzionali di revisione della Carta italiana al fine di realizzare una democrazia compiuta ed una più efficiente selezione della classe politica. Dopo i saluti della nuora Gigliola Biggini e del nipote Carlo Alberto Jn., il Prof. Gaetano Rasi, Presidente dell’Istituto intitolato al costituzionalista, ha svolto la relazione introduttiva ponendo in luce l’attività scientifica e di docente universitario (Biggini è stato anche Rettore dell’Università di Pisa) fortemente intrecciata con quella di uomo politico, di parlamentare e di ministro. “La visione politica di Biggini si ispirò ad una società organizzata a Stato nella quale fossero fusi i valori del liberismo e del socialismo e ciò malgrado le contingenze storiche condizionate dalla dittatura e della guerra”. “E’ stato un costituzionalista “pratico” – ha detto Rasi – perché egli “ ha praticato il costituzionalismo evolutivo in parallelo con l’evoluzione della moderna società tecnologica”. “La forte dinamica dei mutamenti scientifici e tecnici e la diversa organizzazione del rapporto di produzione – ha poi proseguito Rasi – richiede, oggi ancor più di prima, una rappresentanza politica espressa non solo dai partiti, ma anche dalle categorie del lavoro, delle competenze e degli interessi legittimi”. Ed in questo Biggini costituzionalista può essere una fonte di prim’ordine. Il Presidente dell’Istituto C.A. Biggini ha quindi sottolineato che “ è improponibile il modello del tempo di Biggini, ma che vanno studiate le elaborazioni di quegli anni, depurate dagli istituti espressi dalle esigenze belliche, per proporre una Repubblica presidenziale basata su una democrazia sociale più rappresentativa”. “Questo è il compito – ha concluso Rasi – dell’Istituto Carlo Alberto Biggini. Lo storico e giornalista Luciano Garibaldi, biografo di Carlo Alberto Biggini con il noto libro “Mussolini e il Professore”, pubblicato nel 1982, ha poi tracciato i lineamenti di un percorso umano, scientifico e politico, densissimo e straordinario. Ne è venuta fuori una figura suggestiva: giurista, docente universitario, scrittore, storico, pamphlettista, oratore di grande suggestione, parlamentare, volontario in Africa Orientale, capitano per meriti di guerra, riformatore dei Codici Civile, di Commercio e di Navigazione. E, poi, ministro dell’Educazione Nazionale il 6 febbraio 1943, succedendo a Bottai, fu tra coloro che il 25 luglio 1943 in Gran Consiglio votarono contro l’ordine del giorno Grandi.

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