Banca d’Italia e sovranità monetaria nel contesto europeo
Non si può perseguire una politica di autentico protagonismo dell’Italia in Europa se non si conta (se non si ha un “peso consistente”) come Stato che ha in mano le leve della politica monetaria e della politica bancaria. Con ciò, naturalmente non si intende affatto affermare che l’Italia per ricuperare una parvenza di “sovranità” ritorni alla lira, ma esattamente il contrario. E cioè che, per quanto riguarda il “governo” dell’euro e della politica del risparmio, del credito, dei flussi finanziari dell’Italia, lo Stato italiano deve agire attraverso propri forti ed autorevoli organi di diritto pubblico affatto condizionati da logiche particolari di attività finanziaria private.
La struttura dell’UE è inevitabilmente ed intrinsecamente unita alla politica riguardante l’euro, e viceversa. Chi sostiene la tesi dell’uscita dall’Eurozona, ma non dalla EU non ha alcuna consapevolezza della dinamica geopolitica, geoeconomica e geomonetaria che regola ormai la vita del mondo.
Per questo, nell’articolo che apre il presente numero de Il Sestante, abbiamo chiamato “colpo di Stato” a danno dell’Italia e della sua politica europea, l’essere improvvisamente intervenuti e in maniera così superficiale nell’aumentare il peso privatistico delle quote del capitale della Banca d’Italia (e ciò per ottenere un precario cespite fiscale sostitutivo dell’IMU).
Il numero attuale riporta, poi, due pregevoli note di Mario Bozzi Sentieri sul problema della casta burocratica italiana e sulla deriva del localismo. Quest’ultimo scritto individua, sia dal punto di vista funzionale attuale che nella sua realtà storica, il pericolo del disordine derivante dai micro particolarismi esistenti che risulterebbero devastanti se addirittura dovessero essere rappresentati in sede parlamentare, ossia legislativa. Significativo al riguardo è l’influenza su Renzi del politologo americano Benjamin Barber che sostiene le tesi favorevoli all’esaltazione localistica.
Nella rubrica “dibattito” abbiamo ritenuto di particolare interesse ospitare una segnalazione relativa al significato politico e alla metodologia necessaria per la realizzazione dell’unificazione identitaria delle forze nazionali e sociali finora disperse e senza capacità di influire sullo sviluppo del Paese (g.r.).
SOMMARIO DI QUESTO NUMERO
- Bisogna sollevare il velo che copre un’operazione pericolosa
Il colpo di Stato della “privatizzazione” della Banca d’Italia di Gaetano Rasi
- Oltre il “caso Mastrapasqua”
La vera casta é la burocrazia di Mario Bozzi Sentieri
- Coniugare l’identità territoriale con il più ampio e complesso interesse nazionale
La “deriva” del localismo di Mario Bozzi Sentieri
- Rubrica “dibattito”. Le tre “c” indispensabili : costanza, coerenza, coraggio