Con grande piacere diamo risalto all’iniziativa dell’On. Cristiana Muscardini, che con alcuni amici, ha dato vita al Movimento Conservatori Social Riformatori il cui programma è sintetizzato nel manifesto Alpha. Per statuto al Movimento ci si può iscrivere anche se si è già iscritti ad un partito politico purché si condividano le proposte di Alpha.
Ci si può iscrivere normalmente o come simpatizzanti osservatori e possono iscriversi sia le persone fisiche che le associazioni o le persone giuridiche.
Perchè Conservatori Social Riformatori
L’Italia ha bisogno che la politica torni ad essere comprensibile ed attenta alle modifiche avvenute nella nostra società, sia dal punto di vista economico che sociale.
Il governo dei tecnici é di fatto, e di diritto, un governo politico perché sostenuto da una maggioranza parlamentare e perché, comunque, ogni scelta, in ogni campo, parte da un presupposto politico e porta ad una scelta politica.
Grillo, come a suo tempo la Lega, non sono l’antipolitica ma rappresentano modi diversi di interpretarla e vanno perciò contrastati sul piano politico e non su quello delle contumelie.
Gli italiani sono preoccupati, giustamente preoccupati: le scelte degli ultimi anni non hanno portato benefici né per i singoli, né per le imprese, né per il riassetto più moderno e meno costoso dell’apparato statale.
I partiti politici sono aggrovigliati in una crisi esistenziale perché non trovano il coraggio e la volontà di riformarsi in modo serio e radicale. Troppi interessi nascosti, alcuni dei quali finalmente divenuti palesi, hanno dimostrato che la corruzione e i benefici privati, nella gestione della cosa pubblica, hanno da troppo tempo superato ogni livello di decenza.
Occorre individuare una nuova via capace di coniugare lavoro e capitale, modernità e progresso con la difesa dell’ambiente e del territorio, conservando il livello sociale raggiunto con tanta fatica. Ma bisogna anche saper promuovere nuovi interventi per affrontare i problemi di una società che invecchia, per aprire ai giovani speranze effettive, e non effimere, di lavoro e di vita. Rimangono ancora aperti molti problemi tra i quali la parità di genere, il rispetto della donna, le garanzie dei diritti civili, sia per i cittadini italiani sia per coloro che lo diventeranno o che sono rifugiati politici.
La necessità della riforma elettorale, essenziale per ridare dignità alla politica con il diritto di scelta degli elettori, è diventata oggetto delle più disparate, quanto inutili, dichiarazioni degli esponenti politici visto che i mesi passano senza che la riforma prenda corpo e vi siano scadenze precise per approvare la nuova legge.
La Riforma della giustizia è un’altra emergenza per rendere i processi celeri ma giusti, per dividere le competenze e per ridare valenza positiva al sistema carcerario. E’ una riforma necessaria per decine di migliaia di persone e non per tutelare gli interessi personali di qualcuno.
Nella nostra società, che ha superato le ideologie come conquista per arrivare ad una maggiore comprensione tra parti opposte e diverse, sono anche però venute a mancare le idee, il concetto di identità e perciò il dialogo si é arenato ancora più di prima.
E’ arrivato il momento, irrevocabile, di chiedere che i partiti e i sindacati abbiano finalmente personalità giuridica e rispondano del loro operato e della gestione dei loro fondi attraverso i controlli della Corte dei Conti.
Deve terminare il tempo dell’autoreferenzialità e il merito, le competenze, devono essere metro di valutazione e le regole devono tornare ad essere garanzia per tutti.
Crediamo vi sia molto da conservare: l’unità nazionale, il rispetto delle Istituzioni, dello Stato, della cosa pubblica, il valore della famiglia e delle individualità che dovranno sapersi confrontare nella società, i diritti delle minoranze, della normalità come della diversità: va conservato il concetto di bene comune, il valore del lavoro e della cultura, il rispetto dei diritti e dei doveri che non possono esistere disgiunti.
Per questo ed altro ci sentiamo conservatori.
Occorre riformare la burocrazia, che appesantisce e rende impossibile lo sviluppo, ed il “sistema” che vede lo Stato ingiusto quando, ad esempio, riconosce ai propri creditori, dopo anni, solo il 2% di interesse mentre ai propri debitori chiede il 4% più la mora, per non parlare dei tassi e dei ‘sistemi’ di Equitalia.
Bisogna cambiare il nostro modo di essere presenti in Europa perché troppo spesso la voce dell’Italia è stata afona e la nostra proposta, o i nostri legittimi interessi, non sono stati evidenziati e difesi con sufficiente determinazione.
Dobbiamo tornare ad individuare e rispettare le competenze eliminando la confusione di ruoli che tanto ci ha danneggiato: parliamo dei ruoli dei rappresentanti della politica, dell’informazione, della magistratura e dell’impresa. Deve essere chiaro che l’economia reale, a partire dal manifatturiero, dalla fabbrica all’azienda agricola, dall’artigianato all’innovazione, é fondamentale per lo sviluppo armonico della società e pertanto dobbiamo affrontare la modernizzazione dell’intero sistema avendo chiaro il contesto geopolitico internazionale ed il dissidio, irrisolto in Europa tra paesi produttori e paesi solo importatori. Se non risolveremo questo contrasto l’unione politica si allontanerà sempre di più e si aggraveranno i problemi per definire una politica economica comune e per un assetto istituzionale chiaro e moderno.
Per questi motivi e per altro siamo riformatori.
Conservatori e riformatori insieme perché vogliamo avere la capacità di riconoscere ciò che va conservato e ciò che va riformato senza avere paura delle parole e con una chiara visione sociale. Siamo aperti al dialogo ed al confronto sapendo che contrasti e dissidi possono, almeno in parte, essere superati se gli obiettivi sono chiari e condivisi se cioè gli obiettivi sono il bene comune e l’avere istituzioni libere da condizionamenti di parte. Siamo certi che le regole debbano essere poche, chiare, condivise ed applicate e di conseguenza chiare condivise ed applicate le sanzioni, senza sconti per nessuno.
Il nostro movimento: Conservatori Social Riformatori é stata fondato da cittadini la cui unica ambizione é cercare di essere utili all’Italia ed agli italiani e perciò saremo chiari nel proporre i nostri obiettivi e le strade per raggiungerli ed attenti all’ascolto ed al confronto.
Il nostro manifesto costitutivo chiamato Alpha – l’inizio, vuole significare l’inizio di un percorso da costruire insieme a tutti coloro che sanno che prima di aspirare al futuro bisogna costruire, ricostruire il presente.
E nel presente dobbiamo occuparci subito della lotta all’evasione come unico metodo per riportare l’imposizione fiscale entro limiti corretti, equi e sopportabili. Dobbiamo combattere la corruzione che distorce i meccanismi della libera concorrenza, danneggia il bilancio dello Stato, aggravando il deficit, e rafforza il patto scellerato tra cattiva impresa e cattiva politica. L’impegno comune deve essere la lotta alla criminalità organizzata che frena lo sviluppo e corrompe il tessuto sociale ingenerando la convinzione che la violenza sia un metodo percorribile nella ricerca del potere e della ricchezza. Crediamo nel rafforzamento dell’Europa e di istituzioni comunitarie in grado , finalmente, di porre un limite a pratiche finanziarie e commerciali distorte e distorsive che, come dimostra l’attuale crisi, si riflettono sull’economia reale distruggendo ricchezza e dando vita a nuove povertà e drammi umani. Vogliamo il rilancio, attraverso le istituzioni scolastiche, di una nuova cultura umanistica che prepari le future generazioni all’esercizio di uno spirito critico nel momento delle scelte esistenziali e per renderle siano consapevoli che il percorso di vita di ciascuno non può prescindere dall’esistenza degli altri.
Per questo prima di immaginare contenitori e ipotetiche alleanze chiediamo che ciascuno dei movimento politici e culturali esistenti, o che stanno per nascere, abbiano il coraggio e la semplicità di definire e comunicare le idee fondanti del proprio pensiero politico, economico e sociale.
Cristiana Muscardini
Movimento Conservatori Social Riformatori