L’Ambasciatore del Giappone presenta le credenziali al Duce 25/03/1944
Graziani a Roma/Rocca delle Caminate – 27/09/1943 – 1/101943
Il 3 Agosto 2013, la Regione Etruria dell’Accademia Delia (www.accademiadelia.it) ha presentato la terza edizione del “Premio Tridente d’Oro alla Cultura Città di Anzio e Nettuno”, un prestigioso riconoscimento che va a coloro che, residenti nelle due “città gemelle”, si sono distinti per la loro professionalità culturale.
Il Tridente d’Oro, quest’anno, è andato a:
Eugenio Bartolini, con la seguente motivazione:
– Poliedrico scrittore, ricercatore, creatori di eventi, Professore di Lettere presso il Liceo scientifico di Anzio, motore da oltre un decennio della cultura nella riviera di Anzio e Nettuno, direttore dell’Università Popolare di Roma sedi Anzio e Nettuno, portavoce di una cultura non cattedratica ma che vive in una ottica che fonde, fantasia, creatività e bellezza sempre all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza.
Sara Santostasi, con la seguente motivazione:
– Lavora nel campo pubblicitario e nel cinema (Uomini & donne, Amori & bugie e ne I giorni dell’abbandono). Nel 2011 è una delle protagoniste del film Balla con noi. Interpreta fiction di successo: Casa famiglia 2, Don Matteo 4, Incantesimo 8, Donna Detective. Nel 2009 è la protagonista della sit-com Chiamatemi Giò. Nel 2011 partecipa, alla settima edizione di Ballando con le stelle, sfiorando la vittoria. Nell’Ottobre 2011 interpreta il ruolo di Felicia Orsini, moglie di Marcantonio Colonna, Principe e Signore di Nettuno. Nel 2011 è nella miniserie televisiva Cenerentola. Quando l’infinita bellezza si fonde con l’arte, la grazia con lo studio, la sensibilità con la passione, nasce Sara Santostasi.
Silvano Casaldi, con la seguente motivazione:
– Diceva Aristotele: “Le radici della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci”. Tra i migliori frutti raccolti nel nostro territorio, la fondamentale opera “Quei giorni a Nettuno” e “Gli Uomini dello Sbarco”, nonché le straordinarie raccolte di immagini d’epoca: “Nettuno e le sue Priore” o “Come eravamo” e “Nettuno una storia fotografica”… inoltre, una vita in verde-azzurro, autore de “La storia del Nettuno Calcio”… già Direttore del primo Museo dello Sbarco, cerimoniere ed interprete della Città di Nettuno.
La manifestazione è stata possibile grazie al determinante contributo del Dott. Marcello Armocida ed è stata organizzata dal Maestro Mimmo Pugliese. Ha presentato, in qualità di portavoce ufficiale dell’Accademia Delia, il Prof. Alberto Sulpizi.
«Il Tridente d’Oro – ha dichiarato il Dott. Pietro Cappellari dell’Accademia Delia – è un “grazie” che va a tutti coloro che lavorano per la cultura e nella cultura, nonostante le discriminazioni e i drammatici limiti culturali delle Amministrazioni comunali. Abbiamo scelto ancora una volta Nettuno perché questa è una città che non ha un teatro, una sala cinematografica, una biblioteca, un centro di aggregazione culturale. La storia del nostro paese è stata semplicemente cancellata dall’indifferenza e dall’incapacità dei politici. Nonostante questo ci sono “ragazzi” – più o meno giovani – che ancora credono nella cultura e disinteressatamente si pongono al servizio della comunità. Ecco, a questi noi diciamo grazie. Chi crede nella “Kultura”, con la K maiuscola di Kulturkampf, anche davanti all’ostracismo delle Amministrazioni comunali, sa guardare oltre. Verso orizzonti dove la civiltà europea romano-germanica indica la via di uno stile di vita pieno ed appagante. Il 7 Agosto prossimo ci troveremo al Forte Sangallo, baluardo militare contro le invasioni dei Mori, per una serata dannunziana, nello stile che ci contraddistingue. Una serata organizzata dal Comitato Nettunese Pro 150° Anniversario Nascita D’Annunzio, cui l’Accademia Delia aderisce, per sensibilizzare le Istituzioni locali al restauro della lapide con epitaffio autografo di d’Annunzio abbandonata da decenni nel nostro cimitero civile. Una battaglia di civiltà, dicevamo. Questo è il nostro stile».
Claudio Cantelmo
FORTE SANGALLO
Piazza S. Francesco
NETTUNO
La S.V. è invitata
Mercoledì 7 Agosto 2013 alle ore 21
alla serata dannunziana
VOGLIAMO VIVERE
D’Annunzio e De Ambris a Fiume
di Umberto Fabi
Interverranno:
Dott. Marcello ARMOCIDA (Presidente della Pro Loco)
Prof. Alberto SULPIZI (Storico del territorio nettunese)
Dott. Pietro CAPPELLARI (Fondazione della RSI)
Dott. Marco FORMATO (Scenari Armonici)
Prof.ssa Annamaria ANDREOLI
Arch. Simonetta DE AMBRIS
Nel nuovo libro di Primo Siena «La perestroika dell’ultimo Mussolini», la riscoperta di carte e documenti dimenticati che impongono una rilettura della storia e offrono suggerimenti per la crisi che stiamo attraversando. Importante e tutta da riscoprire l’esortazione ad ancorarsi profondamente al messaggio cattolico
di Luciano Garibaldi
Tutta da leggere la nuova, stimolante indagine storica che Primo Siena, docente di lungo corso impegnato sia in Italia sia in Cile e, più in generale, in tutta l’America meridionale, ha affidato ai tipi dell’editore Solfanelli (www.edizionisolfanelli.it) con il titolo «La perestroika dell’ultimo Mussolini. Dalla dittatura cesariana alla democrazia organica» (284 pagine, 19 euro). Siena è uno storico e un politico di lungo corso. Come ricorda il professor Giuseppe Parlato nella prefazione al volume, fin dagli Anni Cinquanta, con la rivista «Carattere», fondata e diretta assieme a Gaetano Rasi, svolse un’importante funzione politico-culturale all’interno di quel filone di pensiero che poneva il cattolicesimo come nuovo riferimento culturale per la destra del MSI. Per Siena, infatti, se si voleva uscire dalle nostalgie dittatoriali o totalitarie tutt’altro che assenti nell’ambiente missino, occorreva ancorarsi profondamente al messaggio cattolico. Lo stesso segretario del MSI, Arturo Michelini, aveva individuato quel filone cattolico e nazionale come il modo più intelligente per uscire dal nostalgismo fascista e per inserirsi nel gioco politico. Peraltro, nell’ultimo Mussolini fu evidente una evoluzione in senso democratico e cattolico: una «perestroika», appunto. La cui manifestazione più clamorosa fu la singolare rassomiglianza tra i progetti costituzionali della RSI e quelli del massimo intellettuale della Resistenza Duccio Galimberti.
A tale aspetto, fino ad oggi poco approfondito, delle due ideologie che si confrontarono sanguinosamente nella guerra civile italiana del ’43-’45, è dedicato il capitolo centrale del libro di Primo Siena, che esamina la proposta costituzionale di Galimberti confrontandola con il progetto di Costituzione della RSI redatto da Carlo Alberto Biggini e approvato da Mussolini.
FORTE SANGALLO
Piazza S. Francesco
NETTUNO
La S.V. è invitata
Mercoledì 25 Luglio 2013 alle ore 20:30
alla presentazione del libro
“Marciare su roma”
ATTi del convegno di studi storici del comitato pro 90° anniversario della marcia su roma
di Pietro Cappellari
Interverranno:
Dott. Marcello ARMOCIDA (Presidente della Pro Loco)
Prof. Alberto SULPIZI (Storico del territorio nettunese)
Dott. Pietro CAPPELLARI (Ricercatore Fondazione della RSI)
Info editoriali:Marciare su Roma
Pagina FB: Presentazione del libro: Marciare su Roma
Venerdì 27 settembre, l’Associazione R.E.S., editore del periodico on line Il Patto Sociale (www.ilpattosociale.it), e la Fondazione europea New Direction, in collaborazione con l’On. Cristiana Muscardini, organizzano, presso l’Auditorium di Assolombarda, via Pantano 9 – Milano, il convegno “La contraffazione e la sicurezza dei prodotti: una nuova sfida nel mercato globale”.
Come sapete i consumatori, i lavoratori e le imprese italiane sono gravemente danneggiati sia per la contraffazione che per la concorrenza sleale di prodotti immessi sul mercato e non corrispondenti alla qualità e alla sicurezza disposte dalle norme dell’Unione europea.
Al convegno parteciperanno importanti relatori italiani e stranieri tra i quali:
On. Cristiana MUSCARDINI – Vice Pres. Comm. Commercio internazionale PE
On. Geoffrey VAN ORDEN – Presidente Fondazione New Direction
Dott.ssa Lisa FERRARINI – Vice Pres. Confindustria con delega per la Contraffazione
Cav. Mario BOSELLI – Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana
Cav. Cesare PUCCIONI – Presidente Nazionale Federchimica
Dott. Claudio BENEDETTI – Direttore Federchimica
Dott. Cleto SAGRIPANTI – Presidente Nazionale Assocalzaturifici
Dott. Marcello MANCA – Vice Pres. Government & Industry Affairs, Europe
Dott. Antonio SELVATICI – Giornalista e scrittore
Prof. Giorgio OTTOGALLI – Prof. Microbiologia alimenti – Università di Milano
On. Niccolò RINALDI – Vice Pres. Gruppo Alde al Parlamentare europeo
Sen. Gianluca SUSTA – Presidente Gruppo “Lista Civica” al Senato della Repubblica
Rag. Giuseppe BIANCULLI – Segr. Generale A.N.A.S.P.E.D
Dott. Fazilet CINERALP – Segr. Generale ETRMA, ass. europea pneumatici e gomma
Dott.ssa Licia MATTIOLI – Presidente Federorafi (probabile)
Dott. Michele TRONCONI – Presidente Assofondipensione
Dott. Markus WIESNER – Presidente Confederazione Europea Industrie dei Mobili
Dott. ssa Evelina FLACHI – Nutrizionista, Componente Comitato Scientifico MIUR
Dott. Maurizio CAVALLINI – Medico chirurgo, Responsabile Scienze umane CSR
On. Adolfo URSO – già Viceministro allo Sviluppo economico
Sen. Giuseppe VALDITARA – Docente Universitario
On. Patrizia TOIA – Vicepresidente Comm. Industria, Ricerca, Energia PE
Dott. Vincenzo MAGLIONE – Presidente Gruppo Cosmetici in Farmacia UNIPRO
Dott. Mario VIGO – Presidente Innovagri
Avv. Manuel SARNO – Penalista, Responsabile settore Giustizia CSR
Dott. Marcello MASI – Direttore TG2 RAI
Riteniamo che l’argomento possa essere di interesse per voi che potrete partecipare con osservazioni e domande al dibattito e per questo vi preghiamo di inserire l’appuntamento nella vostra agenda.
DI COSA AVETE PAURA?
“Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre”(Isaia)
Ma la Costituzione della Repubblica italiana, non sancisce libertà di espressione per tutti? E “Noi” non facciamo parte dei “tutti”? La Corte Europea dei Diritti Umani, con sentenza N° 1543/6 del 3/5/2007 non sancisce per tutti i cittadini gli stessi diritti? E “Noi” non facciamo parte dei “tutti”? Se così fosse ditecelo: inizieremo non pagando più le tasse!
Vivo a Cerveteri, sarebbe una gran bella cittadina se fosse curata, almeno un minimo. Le strade sono piene di buche e profonde (circa cento per metro quadrato) e la pulizia ambientale lascia molto a desiderare.
Pochi giorni fa, in occasione dell’anniversario della morte del Duce apparvero su alcuni muri di Cerveteri una dozzina di manifesti raffiguranti Benito Mussolini nell’atto di alzare la mano nel saluto un tempo in voga. I manifesti hanno avuto vita molto breve: in pochi minuti il solerte Sindaco di Cerveteri (o chi per lui) ha sguinzagliato i suoi attacchini e fatto coprire quell’indecenza. Allora ho pensato: se il Sindaco è stato tanto attivo per questa operazione, perché non lo è, e non pretendo la stessa solerzia, per rimettere in sesto il manto stradale, al momento molto pericoloso per pedoni, motorini e auto? Capisco che fra i due argomenti c’è di mezzo il comune senso del pudore, infatti da una parte c’è l’immagine del male assoluto e dall’altro delle innocenti buche.
Anche se intuisco i motivi, una domanda è d’obbligo: perché un confronto vi intimorisce? Perché vi subentra il panico alla vista di un uomo assassinato sessantacinque anni fa?
E veniamo al fatto. E mi rivolgo al Sindaco e al vice-Sindaco di Locorotondo, in provincia di Bari, dove per il 1° maggio era previsto un incontro a carattere prettamente storico. Egregi signori, Sindaco e vice-Sindaco, pochi giorni fa ricevetti un invito per partecipare, nella Vostra cittadina, ad un convegno-dibattito pubblico che aveva per tema: “Socializzazione delle aziende; Signoraggio bancario; Stato corporativo”. Questo incontro era organizzato dal Circolo Politico-Culturale “Benito Mussolini”; e in questo mondo di corrotti, mafiosi, ladri ecc. ecc. quel nome mette paura.Ma di cosa avete paura? Per capire, rinnovo quanto da anni vado proponendo: un processo a Benito Mussolini, un processo che mai c’è stato e che potrebbe richiamare l’interesse, non solo italiano, sul vostro Comune.
Una volta accertato che la fondazione di un movimento politico degno della storia italiana dovrà incominciare dal congedo del pensiero a cavallo di tigri archeo-dadaiste,
può iniziare un vigile e cauto e ultimamente proficuo cammino di ricerca attraverso le idee in continua evoluzione, tra il 1945 e il 1962, nel pensiero dei militanti e degli ex militanti della sinistra cristiana.
Affidabili guide dei viaggiatori nel tortuoso labirinto cattolico-progressista sono le memorie di Gianni Baget Bozzo e il magnifico saggio del compianto professore Claudio Leonardi, “Terza generazione: dall’utopia alla profezia”, pubblicato nel settembre del 1973, nella rivista “Renovatio”.
Leonardi, che nella complessa corrente della sinistra cristiana fu autorevole ed assennato militante, ricostruisce, anzi tutto, la tormentata vicenda intellettuale del torinese Felice Balbo
Tale intenso desiderio indusse Balbo a una tormentata ed esitante adesione al Pci, attuata nel 1945 e motivata dalla convinzione che “solo il Pci fosse portatore – pur nel suo errore ideologico – di una volontà politica tale da modificare la struttura esistente”.
E’ a disposizione degli studiosi il volume curato dal ricercatore nettunese Pietro Cappellari “Marciare su Roma”. Atti del Convegno di Studi Storici del Comitato Pro 90° Anniversario della Marcia su Roma.
Lo studio presenta al pubblico tutti gli interventi dell’incontro di Perugia del 27-28 Ottobre 2012. Un totale di 582 pagine, 31 interventi, 30 importanti esponenti della cultura nazionale coinvolti in quello che è, a tutt’oggi, il più interessante lavoro sulla Marcia su Roma mai pubblicato, che non solo sfata le falsità della vulgata antifascista, ma riesce a fornire al lettore dati ed interpretazioni nuove su quel fenomeno epocale che fu il fascismo sansepolcrista e l’insurrezione dell’Ottobre 1922.
Il libro coordinato da Pietro Cappellari in qualità di Responsabile culturale del Comitato Pro 90° Anniversario della Marcia su Roma, presenta al lettore un innovativo quadro generale del periodo 1919-1922 accompagnato da approfondimenti regionali specifici affidati a studiosi del territorio di riferimento.
La Marcia su Roma, infatti, non fu quell’atto insurrezionale concretizzatosi nel giro di pochi giorni ma, in realtà, una lunga marcia per la conquista del potere iniziata da Benito Mussolini in quel lontano 23 Marzo 1919 quando, con pochi reduci di guerra e rivoluzionari di sinistra, fondò a Milano i Fasci Italiani di Combattimento.
Il volume passa, quindi, in rassegna il Biennio Rosso, la reazione antisocialista degli squadristi, il “nuovo” fascismo che macina consensi nella società italiana, tra la borghesia, come tra il proletariato. Infine, la sconfitta “sul campo” dei socialisti e la proiezione rivoluzionaria degli squadristi che, nell’Estate-Autunno 1922, si concretizzerà in un progetto eversivo dello Stato liberale e democratico.
Quella che sarà poi chiamata la Rivoluzione fascista sarà una sperimentazione continua di soluzioni innovative che, abbattute le ideologie, pose la costruzione di uno Stato moderno al centro della sua proposta politica. Una proposta politica scaturita tra le trincee della Prima Guerra Mondiale, maturata in oltre tre anni di scontri di piazza in difesa dei valori nazionali contro una classe politica corrotta e incapace e contro l’avanzante marea socialista. Una proposta politica che, passando da Fiume dannunziana, provocò l’insurrezione nazionale e popolare dell’Ottobre 1922 e la successiva costituzione del Regime fascista. Una proposta politica che ebbe nel consenso di gran parte della popolazione italiana la sua più forte arma.
Il tomo contiene sia ricostruzioni storiche degli eventi con preziosi articoli di Franco Morini, Giovanni Bartolone, Carlo Montani, Massimiliano Soldani e Stelvio Dal Piaz, sia analisi politiche su quanto avvenuto affidate alle sapienti penne di studiosi del calibro di Gabriele Adinolfi, Maurizio Rossi e Luca Leonello Rimbotti. Fanno parte della “squadra” giovani neolaureati e diversi ricercatori della Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR) che non hanno fatto mancare il loro importante contributo al volume.
Il tomo presenta anche uno studio sui caduti e le vittime dell’insurrezione fascista del 27-31 Ottobre 1922. Per la prima volta è stato possibile conoscere i nomi dei caduti – da una parte e dall’altra – con statistiche ed elaborazioni grafiche curate da Pietro Cappellari che, con una ricerca negli Archivi di Stato e Comunali, nonché con escursioni sui luoghi degli eventi, ha potuto ricostruire nei dettagli cosa avvenne realmente in quei giorni.
Chiude il volume, una carrellata sui monumenti ai Martiri fascisti in Italia affidata all’Architetto Paolo Camaiora, uno dei più importanti studiosi dell’architettura fascista degli anni ’30.
Siamo sicuri che con questa opera si è riscritto un capitolo importante della storia della nostra Nazione e che nessuno studio sulle origini del fascismo potrà fare a meno di quanto contenuto in questo prezioso volume.
Primo Arcovazzi