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Mercoledì 7 Agosto 2013, nella straordinaria cornice del Forte Sangallo di Nettuno, baluardo cristiano in difesa dell’invasore moro, si è tenuta una serata dannunziana curata dal Comitato Nettunese Pro 150° Nascita d’Annunzio.

Il Prof. Alberto Sulpizi ha trascinato il pubblico in un’attenta analisi del profondo rapporto che lega la città di Nettuno al Poeta Soldato, citando aneddoti dimenticati e inediti dannunziani, destando sorpresa e ricevendo attestati di stima da tutti gli intervenuti.

L’Architetto Simonetta De Ambris – pronipote del sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris, braccio destro di d’Annunzio durante l’avventura fiumana – ha illustrato la figura straordinaria del pensatore parmense, accompagnando l’esposizione con la proiezione di rari documenti d’epoca.

Dopo i saluti del Dott. Marco Formato dell’Associazione “Scenari Armonici” e Vicepresidente del Circolo Culutrale “Filippo Corridoni” di Parma, si è esibito nell’interpretazione di una inedita lettera di d’Annunzio a De Ambris l’attore Umberto Fabi. Un’interpretazione che ha incanto il numeroso pubblico presente che ha potuto scoprire così un d’Annunzio molto differente da quanto presentato dalle Università e dalle scuole italiane che, ostaggi di una miopia politica decennale, raramente riescono ad andare oltre La pioggia nel pineto.

«Per questa serata dobbiamo ringraziare il Dott. Marcello Armocida che ha permesso l’organizzazione di un evento di tale portata – ha detto il Dott. Pietro Cappellari, responsabile culturale della manifestazione –. Il nostro scopo era quello di riportare d’Annunzio a Nettuno, dopo anni di colpevole oblio. Come ha evidenziato il Prof. Sulpizi, il Vate e la nostra città sono intimamente legati, eppure, oggi, non c’è nemmeno una via dedicata al Poeta Soldato. Anche se non è proprio così. Infatti, nel 1941, Via Cristoforo Colombo venne mutata in Via Gabriele d’Annunzio, al quale fu dedicata anche la piazza antistante la stazione. Nel dopoguerra, le rabberciate Commissioni toponomastiche incaricate dell’epurazione fecero una confusione incredibile e se la piazza della stazione fu ribattezzata “IX Settembre”, in ricordo di un’insurrezione popolare che mai vi fu, per la via che collega la stazione ferroviaria al lungomare non si prese nessuna decisione in quanto, errando, non ci si ricordò delle delibere del 1941 e gli addetti comunali andarono a memoria nell’affiggere le nuove tabelle toponomastiche. Nostre ricerche hanno potuto appurare che l’attuale Via Cristoforo Colombo è in realtà Via Gabriele d’Annunzio, in quanto la delibera del 1941 non risulta mai stata modificata. Domani stesso chiederemo all’Amministrazione comunale di verificare se esistono delibere che hanno abrogato quanto si è stabilito nel 1941 e, nel caso queste non esistano, di ripristinare il corretto nome della via. Ma non solo. Se un giorno Nettuno avrà un teatro vero, perché non pensare proprio al Comandante d’Annunzio per una sua intitolazione? Ci rivedremo a Settembre, per una mostra su Fiume italiana. In quell’occasione presenteremo il progetto di recupero e restauro della lapide con calligrafia dannunziana presente nel nostro cimitero che versa in un vergognoso stato di abbandono e degrado e rischia la frantumazione, con il piacere dei soliti nemici della cultura nazionale».

 

Primo Arcovazzi

Le nozze di Bruno Mussolini

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Ricordo di d’Annunzio – 01/03/1945

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L’Ambasciatore del Giappone presenta le credenziali al Duce 25/03/1944

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Graziani a Roma/Rocca delle Caminate – 27/09/1943 – 1/101943

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Cappellari, primo da sinistra

Il 3 Agosto 2013, la Regione Etruria dell’Accademia Delia (www.accademiadelia.it) ha presentato la terza edizione del “Premio Tridente d’Oro alla Cultura Città di Anzio e Nettuno”, un prestigioso riconoscimento che va a coloro che, residenti nelle due “città gemelle”, si sono distinti per la loro professionalità culturale.

Il Tridente d’Oro, quest’anno, è andato a:

 

Eugenio Bartolini, con la seguente motivazione:

–        Poliedrico scrittore, ricercatore, creatori di eventi, Professore di Lettere presso il Liceo scientifico di Anzio, motore da oltre un decennio della cultura nella riviera di Anzio e Nettuno, direttore dell’Università Popolare di Roma sedi Anzio e Nettuno, portavoce di una cultura non cattedratica ma che vive in una ottica che fonde, fantasia, creatività e bellezza sempre all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza.

Sara Santostasi, con la seguente motivazione:

 

–        Lavora nel campo pubblicitario e nel cinema (Uomini & donne, Amori & bugie e ne I giorni dell’abbandono). Nel 2011 è una delle protagoniste del film Balla con noi. Interpreta fiction di successo: Casa famiglia 2, Don Matteo 4, Incantesimo 8, Donna Detective. Nel 2009 è la protagonista della sit-com Chiamatemi Giò. Nel 2011 partecipa, alla settima edizione di Ballando con le stelle, sfiorando la vittoria. Nell’Ottobre 2011 interpreta il ruolo di Felicia Orsini, moglie di Marcantonio Colonna, Principe e Signore di Nettuno. Nel 2011 è nella miniserie televisiva Cenerentola. Quando l’infinita bellezza si fonde con l’arte, la grazia con lo studio, la sensibilità con la passione, nasce Sara Santostasi.

 

Silvano Casaldi, con la seguente motivazione:

 

–        Diceva Aristotele: “Le radici della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci”. Tra i migliori frutti raccolti nel nostro territorio, la fondamentale opera “Quei giorni a Nettuno” e “Gli Uomini dello Sbarco”, nonché le straordinarie raccolte di immagini d’epoca: “Nettuno e le sue Priore” o “Come eravamo” e “Nettuno una storia fotografica”… inoltre, una vita in verde-azzurro, autore de “La storia del Nettuno Calcio”… già Direttore del primo Museo dello Sbarco, cerimoniere ed interprete della Città di Nettuno.

 

La manifestazione è stata possibile grazie al determinante contributo del Dott. Marcello Armocida ed è stata organizzata dal Maestro Mimmo Pugliese. Ha presentato, in qualità di portavoce ufficiale dell’Accademia Delia, il Prof. Alberto Sulpizi.

«Il Tridente d’Oro – ha dichiarato il Dott. Pietro Cappellari dell’Accademia Delia – è un “grazie” che va a tutti coloro che lavorano per la cultura e nella cultura, nonostante le discriminazioni e i drammatici limiti culturali delle Amministrazioni comunali. Abbiamo scelto ancora una volta Nettuno perché questa è una città che non ha un teatro, una sala cinematografica, una biblioteca, un centro di aggregazione culturale. La storia del nostro paese è stata semplicemente cancellata dall’indifferenza e dall’incapacità dei politici. Nonostante questo ci sono “ragazzi” – più o meno giovani – che ancora credono nella cultura e disinteressatamente si pongono al servizio della comunità. Ecco, a questi noi diciamo grazie. Chi crede nella “Kultura”, con la K maiuscola di Kulturkampf, anche davanti all’ostracismo delle Amministrazioni comunali, sa guardare oltre. Verso orizzonti dove la civiltà europea romano-germanica indica la via di uno stile di vita pieno ed appagante. Il 7 Agosto prossimo ci troveremo al Forte Sangallo, baluardo militare contro le invasioni dei Mori, per una serata dannunziana, nello stile che ci contraddistingue. Una serata organizzata dal Comitato Nettunese Pro 150° Anniversario Nascita D’Annunzio, cui l’Accademia Delia aderisce, per sensibilizzare le Istituzioni locali al restauro della lapide con epitaffio autografo di d’Annunzio abbandonata da decenni nel nostro cimitero civile. Una battaglia di civiltà, dicevamo. Questo è il nostro stile».

 

Claudio Cantelmo

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