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FORTE SANGALLO

Piazza S. Francesco

NETTUNO

La S.V. è invitata

Mercoledì 7 Agosto 2013 alle ore 21

alla serata dannunziana

VOGLIAMO VIVERE

D’Annunzio e De Ambris a Fiume

 

di Umberto Fabi

 

Interverranno:

Dott. Marcello ARMOCIDA (Presidente della Pro Loco)

Prof. Alberto SULPIZI (Storico del territorio nettunese)

Dott. Pietro CAPPELLARI (Fondazione della RSI)

Dott. Marco FORMATO (Scenari Armonici)

Prof.ssa Annamaria ANDREOLI

Arch. Simonetta DE AMBRIS

Nel nuovo libro di Primo Siena «La perestroika dell’ultimo Mussolini», la riscoperta di carte e documenti dimenticati che impongono una rilettura della storia e offrono suggerimenti per la crisi che stiamo attraversando. Importante e tutta da riscoprire l’esortazione ad ancorarsi profondamente al messaggio cattolico

 

 

di Luciano Garibaldi

 

Tutta da leggere la nuova, stimolante indagine storica che Primo Siena, docente di lungo corso impegnato sia in Italia sia in Cile e, più in generale, in tutta l’America meridionale, ha affidato ai tipi dell’editore Solfanelli (www.edizionisolfanelli.it) con il titolo «La perestroika dell’ultimo Mussolini. Dalla dittatura cesariana alla democrazia organica» (284 pagine, 19 euro). Siena è uno storico e un politico di lungo corso. Come ricorda il professor Giuseppe Parlato nella prefazione al volume, fin dagli Anni Cinquanta, con la rivista «Carattere», fondata e diretta assieme a Gaetano Rasi, svolse un’importante funzione politico-culturale all’interno di quel filone di pensiero che poneva il cattolicesimo come nuovo riferimento culturale per la destra del MSI. Per Siena, infatti, se si voleva uscire dalle nostalgie dittatoriali o totalitarie tutt’altro che assenti nell’ambiente missino, occorreva ancorarsi profondamente al messaggio cattolico. Lo stesso segretario del MSI, Arturo Michelini, aveva individuato quel filone cattolico e nazionale come il modo più intelligente per uscire dal nostalgismo fascista e per inserirsi nel gioco politico. Peraltro, nell’ultimo Mussolini fu evidente una evoluzione in senso democratico e cattolico: una «perestroika», appunto. La cui manifestazione più clamorosa fu la singolare rassomiglianza tra i progetti costituzionali della RSI e quelli del massimo intellettuale della Resistenza Duccio Galimberti.

A tale aspetto, fino ad oggi poco approfondito, delle due ideologie che si confrontarono sanguinosamente nella guerra civile italiana del ’43-’45, è dedicato il capitolo centrale del libro di Primo Siena, che esamina la proposta costituzionale di Galimberti confrontandola con il progetto di Costituzione della RSI redatto da Carlo Alberto Biggini e approvato da Mussolini.

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FORTE SANGALLO

Piazza S. Francesco

NETTUNO

La S.V. è invitata

Mercoledì 25 Luglio 2013 alle ore 20:30

alla presentazione del libro

“Marciare su roma”

ATTi del convegno di studi storici del comitato pro 90° anniversario della marcia su roma

 

di Pietro Cappellari

Interverranno:

Dott. Marcello ARMOCIDA (Presidente della Pro Loco)

Prof. Alberto SULPIZI (Storico del territorio nettunese)

Dott. Pietro CAPPELLARI (Ricercatore Fondazione della RSI)

 

 

Info editoriali:Marciare su Roma

 

Pagina FB: Presentazione del libro: Marciare su Roma

Venerdì 27 settembre, l’Associazione R.E.S., editore del periodico on line Il Patto Sociale (www.ilpattosociale.it), e la Fondazione europea New Direction, in collaborazione con l’On. Cristiana Muscardini, organizzano, presso l’Auditorium di Assolombarda, via Pantano 9 – Milano, il convegno “La contraffazione e la sicurezza dei prodotti: una nuova sfida nel mercato globale”.

Come sapete i consumatori, i lavoratori e le imprese italiane sono gravemente danneggiati sia per la contraffazione che per la concorrenza sleale di prodotti immessi sul mercato e non corrispondenti alla qualità e alla sicurezza disposte dalle norme dell’Unione europea.

Al convegno parteciperanno importanti relatori italiani e stranieri tra i quali:

On. Cristiana MUSCARDINI – Vice Pres. Comm. Commercio internazionale PE

On. Geoffrey VAN ORDEN – Presidente Fondazione New Direction

Dott.ssa Lisa FERRARINI – Vice Pres. Confindustria con delega per la Contraffazione

Cav. Mario BOSELLI – Presidente Camera  Nazionale della Moda Italiana

Cav. Cesare PUCCIONI – Presidente  Nazionale Federchimica

Dott. Claudio BENEDETTI – Direttore Federchimica

Dott. Cleto SAGRIPANTI – Presidente Nazionale  Assocalzaturifici

Dott. Marcello MANCA – Vice Pres. Government & Industry Affairs, Europe

Dott. Antonio SELVATICI – Giornalista e scrittore

Prof. Giorgio OTTOGALLI – Prof. Microbiologia alimenti – Università di Milano

On. Niccolò RINALDI – Vice Pres. Gruppo Alde  al Parlamentare europeo

Sen. Gianluca SUSTA – Presidente Gruppo “Lista Civica” al Senato della Repubblica

Rag. Giuseppe BIANCULLI – Segr. Generale A.N.A.S.P.E.D

Dott. Fazilet CINERALP – Segr. Generale ETRMA, ass. europea pneumatici e gomma

Dott.ssa Licia MATTIOLI – Presidente Federorafi (probabile)

Dott. Michele TRONCONI – Presidente Assofondipensione

Dott. Markus WIESNER – Presidente Confederazione Europea Industrie dei Mobili

Dott. ssa Evelina FLACHI – Nutrizionista, Componente Comitato Scientifico MIUR

Dott. Maurizio CAVALLINI – Medico chirurgo, Responsabile Scienze umane CSR

On. Adolfo URSO – già Viceministro allo Sviluppo economico

Sen. Giuseppe VALDITARA – Docente Universitario

On. Patrizia TOIA – Vicepresidente Comm. Industria, Ricerca, Energia PE

Dott. Vincenzo MAGLIONE – Presidente Gruppo Cosmetici in Farmacia UNIPRO

Dott. Mario VIGO  – Presidente Innovagri

Avv. Manuel SARNO – Penalista, Responsabile settore Giustizia CSR

Dott. Marcello MASI – Direttore TG2 RAI

Riteniamo che l’argomento possa essere di interesse per voi che potrete partecipare con osservazioni e domande al dibattito e per questo vi preghiamo di inserire l’appuntamento nella vostra agenda.

DI  COSA  AVETE  PAURA?

“Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre”(Isaia)

   Ma la Costituzione della Repubblica italiana, non sancisce libertà di espressione per tutti? E “Noi” non facciamo parte dei “tutti”? La Corte Europea dei Diritti Umani, con sentenza N° 1543/6 del 3/5/2007 non sancisce per tutti i cittadini gli stessi diritti? E “Noi” non facciamo parte dei “tutti”? Se così fosse ditecelo: inizieremo non pagando più le tasse!

 

Vivo a Cerveteri, sarebbe una gran bella cittadina se fosse curata, almeno un minimo. Le strade sono piene di buche e profonde (circa cento per metro quadrato) e la pulizia ambientale lascia molto a desiderare.

Pochi giorni fa, in occasione dell’anniversario della morte del Duce apparvero su alcuni muri di Cerveteri una dozzina di manifesti raffiguranti Benito Mussolini nell’atto di alzare la mano nel saluto un tempo in voga. I manifesti hanno avuto vita molto breve: in pochi minuti il solerte Sindaco di Cerveteri (o chi per lui) ha sguinzagliato i suoi attacchini e fatto coprire quell’indecenza. Allora ho pensato: se il Sindaco è stato tanto attivo per questa operazione, perché non lo è, e non pretendo la stessa solerzia, per rimettere in sesto il manto stradale, al momento molto pericoloso per pedoni, motorini e auto? Capisco che fra i due argomenti c’è di mezzo il comune senso del pudore, infatti da una parte c’è l’immagine del male assoluto e dall’altro delle innocenti buche.

Anche se intuisco i motivi, una domanda è d’obbligo: perché un confronto vi intimorisce? Perché vi subentra il panico alla vista di un uomo assassinato sessantacinque anni fa?

E veniamo al fatto. E mi rivolgo al Sindaco e al vice-Sindaco di Locorotondo, in provincia di Bari, dove per il 1° maggio era previsto un incontro a carattere prettamente storico. Egregi signori, Sindaco e vice-Sindaco, pochi giorni fa ricevetti un invito per partecipare, nella Vostra cittadina, ad un convegno-dibattito pubblico che aveva per tema: “Socializzazione delle aziende; Signoraggio bancario; Stato corporativo”. Questo incontro era organizzato dal Circolo Politico-Culturale “Benito Mussolini”; e in questo mondo di corrotti, mafiosi, ladri ecc. ecc. quel nome mette paura.Ma di cosa avete paura? Per capire, rinnovo quanto da anni vado proponendo: un processo a Benito Mussolini, un processo che mai c’è stato e che potrebbe richiamare l’interesse, non solo italiano, sul vostro Comune.

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Una volta accertato che la fondazione di un movimento politico degno della storia italiana dovrà incominciare dal congedo del pensiero a cavallo di tigri archeo-dadaiste, 

può iniziare un vigile e cauto e ultimamente  proficuo cammino di ricerca attraverso le idee in continua evoluzione, tra il 1945 e il 1962, nel pensiero dei militanti e degli ex militanti della sinistra cristiana.

Affidabili guide dei viaggiatori nel tortuoso labirinto cattolico-progressista sono le memorie di Gianni Baget Bozzo e il magnifico saggio del compianto professore Claudio Leonardi, “Terza generazione: dall’utopia alla profezia”, pubblicato nel settembre del 1973, nella rivista “Renovatio”.

Leonardi, che nella complessa corrente della sinistra cristiana fu autorevole ed assennato militante, ricostruisce, anzi tutto, la tormentata vicenda intellettuale del torinese Felice Balbo

Tale intenso desiderio indusse Balbo a una tormentata ed esitante adesione al Pci, attuata nel 1945 e motivata dalla convinzione che “solo il Pci fosse portatore – pur nel suo errore ideologico – di una volontà politica tale da modificare la struttura esistente”.

 

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E’ a disposizione degli studiosi il volume curato dal ricercatore nettunese Pietro Cappellari “Marciare su Roma”. Atti del Convegno di Studi Storici del Comitato Pro 90° Anniversario della Marcia su Roma.

Lo studio presenta al pubblico tutti gli interventi dell’incontro di Perugia del 27-28 Ottobre 2012. Un totale di 582 pagine, 31 interventi, 30 importanti esponenti della cultura nazionale coinvolti in quello che è, a tutt’oggi, il più interessante lavoro sulla Marcia su Roma mai pubblicato, che non solo sfata le falsità della vulgata antifascista, ma riesce a fornire al lettore dati ed interpretazioni nuove su quel fenomeno epocale che fu il fascismo sansepolcrista e l’insurrezione dell’Ottobre 1922.

Il libro coordinato da Pietro Cappellari in qualità di Responsabile culturale del Comitato Pro 90° Anniversario della Marcia su Roma, presenta al lettore un innovativo quadro generale del periodo 1919-1922 accompagnato da approfondimenti regionali specifici affidati a studiosi del territorio di riferimento.

La Marcia su Roma, infatti, non fu quell’atto insurrezionale concretizzatosi nel giro di pochi giorni ma, in realtà, una lunga marcia per la conquista del potere iniziata da Benito Mussolini in quel lontano 23 Marzo 1919 quando, con pochi reduci di guerra e rivoluzionari di sinistra, fondò a Milano i Fasci Italiani di Combattimento.

Il volume passa, quindi, in rassegna il Biennio Rosso, la reazione antisocialista degli squadristi, il “nuovo” fascismo che macina consensi nella società italiana, tra la borghesia, come tra il proletariato. Infine, la sconfitta “sul campo” dei socialisti e la proiezione rivoluzionaria degli squadristi che, nell’Estate-Autunno 1922, si concretizzerà in un progetto eversivo dello Stato liberale e democratico.

Quella che sarà poi chiamata la Rivoluzione fascista sarà una sperimentazione continua di soluzioni innovative che, abbattute le ideologie, pose la costruzione di uno Stato moderno al centro della sua proposta politica. Una proposta politica scaturita tra le trincee della Prima Guerra Mondiale, maturata in oltre tre anni di scontri di piazza in difesa dei valori nazionali contro una classe politica corrotta e incapace e contro l’avanzante marea socialista. Una proposta politica che, passando da Fiume dannunziana, provocò l’insurrezione nazionale e popolare dell’Ottobre 1922 e la successiva costituzione del Regime fascista. Una proposta politica che ebbe nel consenso di gran parte della popolazione italiana la sua più forte arma.

Il tomo contiene sia ricostruzioni storiche degli eventi con preziosi articoli di Franco Morini, Giovanni Bartolone, Carlo Montani, Massimiliano Soldani e Stelvio Dal Piaz, sia analisi politiche su quanto avvenuto affidate alle sapienti penne di studiosi del calibro di Gabriele Adinolfi, Maurizio Rossi e Luca Leonello Rimbotti. Fanno parte della “squadra” giovani neolaureati e diversi ricercatori della Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (AR) che non hanno fatto mancare il loro importante contributo al volume.

Il tomo presenta anche uno studio sui caduti e le vittime dell’insurrezione fascista del 27-31 Ottobre 1922. Per la prima volta è stato possibile conoscere i nomi dei caduti – da una parte e dall’altra – con statistiche ed elaborazioni grafiche curate da Pietro Cappellari che, con una ricerca negli Archivi di Stato e Comunali, nonché con escursioni sui luoghi degli eventi, ha potuto ricostruire nei dettagli cosa avvenne realmente in quei giorni.

Chiude il volume, una carrellata sui monumenti ai Martiri fascisti in Italia affidata all’Architetto Paolo Camaiora, uno dei più importanti studiosi dell’architettura fascista degli anni ’30.

Siamo sicuri che con questa opera si è riscritto un capitolo importante della storia della nostra Nazione e che nessuno studio sulle origini del fascismo potrà fare a meno di quanto contenuto in questo prezioso volume.

 

Primo Arcovazzi

 

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L’11 Giugno 2013, la statua lignea della Madonna del Piave che protegge il Sacrario dei Caduti senza Croce di Monte Zurrone (Roccaraso – L’Aquila) ha fatto tappa al Campo della Memoria, il Sacrario militare dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana di Nettuno (Roma).

L’effige è entrata nel Cimitero di guerra italiano scortata dai labari dell’Associazione Nazionale Xa Flottiglia MAS – RSI, seguita da un corteo di intervenuti tra i quali Alberto Indri, Presidente dell’Associazione “Campo della Memoria”; Roberto Gigli, in rappresentanza dell’Ordine dell’Aquila Romana; Fiorella Cencetti, figlia del Ten. Giulio, mitica figura del Battaglione “Barbarigo”, impegnato nella difesa di Roma contro l’invasore angloamericano proprio sul fronte di Nettunia. Hanno partecipato una delegazione della Fondazione della RSI – Istituto Storico, dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia (A.N.A.I.) e del movimento Casapound. Presenti anche gli uomini della Polizia Locale di Nettuno che hanno assicurato il corretto svolgimento della manifestazione.

Dopo l’allocuzione del Presidente provinciale dell’Opera Nazionale Caduti senza Croce Alessandro Filippi, il Comandante del locale Reparto A.N.A.I. Bruno Sacchi ha reso gli onori militari alla Madonna del Piave.

La manifestazione si è conclusa con un breve ricordo del sacrificio dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana in difesa della Nazione su tutti i fronti di guerra, nella speranza che le giovani generazioni di Italiani sappiano riprendere la strada dell’amor di Patria, un amore che non conosce ostacoli e deve essere posto tra i primi valori che elevano l’Uomo verso una dimensione spirituale più alta. Perché come scriveva Emilio Canevari, riprendendo le parole del Maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani: “Il freddo esame della miserevole storia politica dei popoli italiani dimostra con lucida chiarezza come i nostri mali secolari derivino dalla deficienza di sentimento nazionale cioè dalla persistenza negazione di noi stessi”.

Sciolta l’adunata, il Comandante Sacchi ha dato a tutti i presenti l’appuntamento per il prossimo 29 Giugno ad Affile (Roma), dove si renderanno gli onori alla figura di Rodolfo Graziani presso lo spazio monumentale che il Comune affilano ha voluto a lui dedicare.

 

Primo Arcovazzi

INTRODUZIONE ALLA PRESENTAZIONE DEL VOLUME

Appello agli italiani per l’Assemblea Costituente

Manifesto Politico e Programmatico per la Rifondazione dello Stato

Sala Tempio di Adriano Piazza di Pietra Roma 19 giugno 2013

A nome del CESI, il Centro Nazionale di Studi Politici ed Iniziative Culturali, saluto tutti i presenti tra i quali vedo molti amici antichi e recenti, molti esponenti politici e della cultura.

Vorrei citarli tutti ringraziandoli personalmente per l’attenzione, ma temo di dimenticarne qualcuno e chiedo pertanto scusa: tutti i loro nomi appaiono sull’Invito-Programma sotto la dizione di aderenti all’iniziativa. Sono sicuro che la loro presenza significa interesse per la ripresa di una ben definita identità comune, di una unità propositiva e costruttiva, di una autentica progettualità finalizzata al bene comune.

Grazie anche per la presenza e l’eventuale intervento di chi con osservazioni critiche vorrà contribuire oggi e in futuro alla necessaria costruzione di una nuova Italia nel tempo europeo.

Segnalo la presenza di esponenti del Centro Studi Polaris, che hanno dato contributi ai lavori per la stesura del Manifesto, segnalo pure gli amici del CESI dell’associazione IdeaCanavese di Ivrea, saluto gli esponenti del Centro Studi FareQuadrato di Andria. Vedo presenti molti autorevoli esponenti del mondo sindacale, dell’UGL, della associazione “Il vostro futuro” (Yourfuture) composta da giovani intellettuali di freschi studi universitari. Certamente sto trascurando altre importanti presenze e me ne scuso. Spero di farne menzione più avanti nel corso di questo incontro.

Il CESI, nella sua ormai quadriennale vita di studio e di proposte, ha ormai raggruppato un buon gruppo di “teste pensanti” ed anzi vi sono ormai sezioni di studio in quasi tutte le città italiane. Va tenuto presente che la sua attività non prevede particolari formalismi organizzativi, ma punta soprattutto alla formazione e alla preparazione progettuale politica. Ed è proprio in base a questo compito che il CESI, ha deciso di lanciare l’Appello agli italiani per una Assemblea Costituente e il Manifesto Politico e Programmatico per la Rifondazione dello Stato, il cui volume oggi presentiamo.

Ringrazio tutti coloro che hanno contribuiti alla redazione dell’opera i cui nomi sono indicati sotto il titolo Natura e scopo del volume a pag. 13 e pure ringrazio la Fondazione Alleanza Nazionale che ha voluto dare il patrocinio a questa nostra pubblicazione.

Credo sia giusto pure far menzione di tutti coloro che operano nel CESI il cui organigramma appare a pag. 128 del volume.

Come è noto, il nostro Centro Studi – pur nella sua autonomia – si è dato il compito di effettuare analisi politiche, di studiare progetti e programmi nell’ambito di un filone di pensiero che può essere ulteriormente fecondo per una nuova fase di sviluppo civile ed economico dell’Italia e dell’Europa.

Mi preme sottolineare che questa nostra Associazione è, naturalmente, senza fini di lucro; è indipendente, ossia, non vuol essere né una corrente politica, né tanto meno un partito, ma intende soltanto promuovere e coordinare – appunto in maniera indipendente e senza vincoli – attività politiche e culturali, convegni, seminari, incontri e pubblicazioni. Essa guarda soprattutto al futuro traendo dall’esperienze del passato e del presente quelle lezioni che la storia deve sempre insegnare specialmente a coloro che intendono essere attivi sulla scena politica.

Naturalmente le analisi e gli studi vogliono ispirarsi a principi di sintesi fra i valori della libertà e quelli della eguaglianza, al superamento delle ideologie liberiste e collettiviste e alla necessità che vi sia una corrispondenza continua nel bilanciamento tra i diritti e i doveri dei cittadini nell’ordinamento dello Stato e nella vita sociale, oltre che in quella istituzionale.

Sulla base di queste premesse il CESI ha già tenuto alcuni convegni per i quali sono a disposizione anche in questa Sala i volumi compreso, ovviamente, quello che oggi presentiamo e che è frutto di riflessioni e contributi di quest’ultimo anno particolarmente impegnativo per chi vuol trarre le premesse per il futuro.

In sintesi quest’ultimo periodo si rivela sempre più essere l’ultima fase che conclude un ciclo storico, non solo nella politica e nell’economia interna delle Nazioni, ma anche nell’evoluzione geopolitica e geoeconomica del mondo intero.

Questo volume sarà brevemente illustrato dal prof. Franco Tamassia, noto giuspubblicista e Vicepresidente del CESI che, oltre aver tracciato fin dalle origini lo schema di base del Manifesto, ha poi coordinato i contributi pervenuti.

Il tempo concessoci oggi per l’uso di questo ambiente è breve ma, a parte questo aspetto, ritengo che oggi ci si debba limitare a parlare per grandi linee della tematica del volume rivolta ad una fase costituente che sia indipendente dai condizionamenti della legislatura in corso e che si parli soprattutto della problematica, da affrontare su basi nuove, per l’intera costruzione statale italiana a cominciare dalla Costituzione e quindi impostare un nuovo sviluppo della Nazione italiana come coprotagonista nell’Europa unita.

Pregherei perciò sia gli esponenti del CESI che prenderanno la parola, sia coloro che vorranno intervenire, non solo la brevità, ma di non portare il dibattito sulle problematiche del precario presente né su pur valide iniziative in corso.

Oggi, ripeto, il CESI ha l’onore e l’onere di presentare una pubblicazione il cui contenuto ritengo debba essere oggetto di attenzione. Solo successivamente – e io spero in tempi brevi – potrà essere indetto un Convegno nazionale della durata di una giornata per discutere i contenuti del volume (ripeto dopo averne valutato le indicazioni e le riflessioni in esso contenute), e in quella sede effettuare proposte con il fine di realizzare un autentico movimento costituente indicando obbiettivi da raggiungere, progetti da realizzare e proponendo quella spinta mobilitante di nuove forze e soprattutto di giovani energie, che viene dall’Appello ad indire una Assemblea Costituente.

Avanzo una proposta di titolo per tale Convegno: “Un progetto politico per l’Assemblea Costituente”. Ritengo che esso dovrebbe appunto rappresentare ciò che oggi manca a tutte le forze politiche che operano nell’attuale sistema, cioè il progetto politico che ne anima l’attività, l’obbiettivo che esse propongono ai propri aderenti e dirigenti, nonché all’elettorato, il programma che ciascuna forza politica intende realizzare.

In sintesi, a questo proposito, credo che la domanda che ciascun Partito o raggruppamento politico deve porsi deve essere questa: Quale Stato vogliamo? e ad essa dare una risposta perché è in dubbio che l’attuale sistema costituzionale e l’ordinamento statale che ne deriva debbono essere cambiati.

Ritornando al presente volume, ritengo di dovere precisare che esso non vuol essere affatto un insieme di articoli, che saranno appunto oggetto dell’Assemblea Costituente, ma un complesso organico di indirizzi basati sulla esperienza storica e sulle più moderne teorie costituzionali, politologiche, sociologiche ed economiche.

Scarica l’intervento del Prof. Franco Tamassia

Elenco dei presenti

Gentili Amici,

mercoledì 26 giugno sarà presentato a Palazzo Cusani, in via Brera, sede del Circolo di Presidio dell’Esercito, il mio nuovo libro “GLI EROI DI MONTECASSINO. STORIA DEI POLACCHI CHE LIBERARONO L’ITALIA”. Sono lieto di farvene partecipi. Grazie per l’attenzione e, con sincera amicizia, un caro saluto.

Luciano Garibaldi

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