SOTTO L’ALTO PATROCINIO MORALE DELL’A.N.C.I.S.
Martedì 11 Febbraio 2014
alle ore 18:30
in Via Cristoforo Colombo n. 9 (Via Gabriele d’Annunzio)
a NETTUNO
per il monologo di Umberto FABI
STORIA TRAGICA ISTRIANA
Introducono:
Prof. Alberto Sulpizi
(Presidente del Comitato Nettunese Pro Gabriele d’Annunzio)
Dott. Pietro Cappellari
(Resp. culturale del Comitato Nettunese Pro Gabriele d’Annunzio)
Presentano:
Dott. Marco Formato (Scenari Armonici)
Avv. Juan Carlo Gentile
(Segretario Associazione Nazionale Combattenti Italiani in Spagna)
Info: https://www.facebook.com/comitatodannunzio
Lunedì 27 Gennaio 2104, una delegazione ufficiale del Comitato Nettunese Pro 150° Nascita d’Annunzio guidata dal Responsabile culturale Dott. Pietro Cappellari si è recata presso il cimitero civile di Nettuno sulla tomba di Alfredo Nardini che conserva un epitaffio inedito autografo del Vate d’Italia. Ha partecipato alla manifestazione anche Bruno Sacchi, Comandante del Reparto “Pierino Maruffa” dell’Associazione Nazione Arditi d’Italia di Nettunia.
La manifestazione è stata doverosa, in quanto tutta l’attività che il Comitato ha promosso nel 2013 ha avuto il solo scopo di sensibilizzare l’Amministrazione comunale al recupero e al restauro della lapide dannunziana che, ancor oggi, rischia la frantumazione dopo decenni di colpevole abbandono.
I membri del Comitato, dopo aver pulito l’intera area, hanno deposto un omaggio floreale avvolto nella bandiera di Fiume. Infatti, il 27 Gennaio cade il 90° anniversario dell’annessione di Fiume all’Italia.
«La nostra presenza davanti all’epitaffio inedito autografo di Gabriele d’Annunzio è un atto dovuto – ha dichiarato il Dott. Pietro Cappellari – soprattutto a causa del degrado in cui versa, tra l’indifferenza generale, quest’opera d’arte. Sono diversi anni che denunciamo il tutto alle Autorità comunali, ma il silenzio è l’unica risposta che queste hanno preferito darci. Continueremo su questa strada e, grazie all’Herald Editore e all’Architetto Paolo Camaiora che si sono messi a disposizione del Comitato, cercheremo di promuovere un restauro del manufatto anche nei prossimi mesi. Questa che doveva essere l’ultima manifestazione del nostro ente rappresenta, invece, un nuovo inizio. Il Comitato diverrà permanente e nelle prossime settimane, sarà presentato un volume sul fiumanesimo e il diciannovismo che contribuirà alla conoscenza di quello straordinario periodo di passione patriottica. La data del 27 Gennaio non è stata scelta a caso. Oggi ricordiamo Fiume italiana e con essa la Vittoria nella Prima guerra mondiale, il raggiungimento di una compiuta Unità nazionale, il coronamento del sacrificio dei combattenti, il successo di quella “marcia” iniziata da Gabriele d’Annunzio nel Settembre 1919 con l’occupazione della città irredenta. E’ con questo spirito e con questi valori che torneremo a parlare del Vate d’Italia, una figura straordinaria di poeta e di guerriero di cui andar orgogliosi, da presentare alle giovani generazioni come un esempio da seguire».
Venerdì 31 gennaio 2014, ore 18.30,
Passepartout presenta il volume di Massimo Filippini, I caduti di Cefalonia:fine di un mito.
Appuntamento presso la sede dell’Associazione Culturale , in via Filippo Corridoni 78,
nella piazzetta del quartiere Nicolosi a Latina
I CADUTI DIMENTICATI DELLO SBARCO
Prima iniziativa del Comitato Pro 70° Anniversario dello Sbarco di Nettunia
Alla vigilia del celebrazioni del 22 gennaio, una delegazione del Comitato Pro 70° Anniversario dello Sbarco di Nettunia ha effettuato la sua prima uscita pubblica con un omaggio ai caduti dimenticati dell’Operazione “Shingle”. La delegazione, guidata dal responsabile culturale Pietro Cappellari, ha posto un fiore sui luoghi della morte del Brig. Giuseppe Pitruzzello, Renzo Mastracci e Bramante Pagliaro. Con questo gesto simbolico, che anticipa tutte le manifestazioni ufficiali in programma, si è voluto dare un segnale preciso, portando a conoscenza una realtà da sempre sottaciuta. I tre Italiani uccisi dagli Statunitensi quel 22 gennaio lo stanno a dimostrare. Ancor oggi si fa finta di non sapere nulla, ignorando la loro assurda morte. Tutti vennero uccisi “per errore”, in quanto i soldati americani, nell’eccitazione del momento, non seppero tenere a freno i nervi, uccidendo persone innocenti che ebbero la sventura di essere nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Particolare è la storia del Brigadiere Comandante la Stazione dei Carabinieri di Nettunia Centro Giuseppe Pitruzzello. Fu catturato la mattina da una pattuglia di Paracadutisti statunitensi, disarmato e condotto, insieme ad alcuni civili, verso la Caserma “Piave”. Durante il tragitto, però, venne scorto da un’altra pattuglia che non si accorse che il Sottufficiale era disarmato e già prigioniero. Nell’eccitazione del momento, i Paracadutisti aprirono il fuoco contro il gruppetto di Italiani prigionieri, uccidendo sul colpo il Brig. Giuseppe Pitruzzello e ferendo un altro Carabiniere. Solo per miracolo non si ebbero altre vittime. Oggi, Pitruzzello è ricordato come il primo caduto della Repubblica Sociale Italiana sul fronte di Nettunia. Il Comitato Pro 70° Anniversario dello Sbarco di Nettunia, che ricorderà anche gli altri civili uccisi dagli Statunitensi sul territorio delle attuali Anzio e Nettuno, si farà promotore di un “percorso della memoria”, perché queste vite spezzate non siano più ignorate dalle Amministrazioni comunali e perché sul luogo delle uccisioni si possano posizionare delle lapidi ricordo. Proporremmo, quindi, sia al Sindaco di Anzio sia a quello di Nettuno l’autorizzazione per poter affiggere dei manufatti che perpetuino la memoria di quanto avvenuto quel 22 Gennaio 1944.
Pietro Cappellari
Responsabile culturale Comitato
Pro 70° Anniversario dello Sbarco di Nettunia
di Primo Arcovazzi
Il 4 Dicembre 2014, la Herald Editore, nell’ambito del progetto nazionale “Per non dimenticare”, per la tutela della memoria storica, ha istituito il “Comitato Pro 70° Anniversario della RSI in Provincia di Rieti”. Nato sotto l’alto patrocinio morale dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della Repubblica Sociale Italiana, l’ente apolitico e apartitico si pone l’obiettivo di realizzare, nel periodo che va da Gennaio a Giugno prossimi, un “percorso della memoria” sul territorio alla riscoperta della storia della RSI attraverso il sacrificio dei suoi caduti. Presidente onorario è stato designato Umberto Bisaccioni, Paracadutista del Reggimento “Folgore” della Repubblica Sociale, già distintosi nei combattimenti di Castel di Decima e Malpasso contro i Britannici.
La data del 4 Dicembre non è stata scelta a caso. Proprio il 4 Dicembre 1943 il Capo della Provincia di Rieti Ermanno Di Marsciano tenne il suo primo “Rapporto” ai Segretari dei Fasci Repubblicani di Combattimento reatini con cui rilanciò l’attività del fascismo su tutto il territorio.
Le manifestazioni che coinvolgeranno il territorio reatino vedranno il loro culmine nel Giugno 2014, con la presentazione di un volume sulla storia della Repubblica Sociale Italiana in provincia di Rieti, edito dalla Herald Editore e scritto dal ricercatore della Fondazione della RSI Dott. Pietro Cappellari, nominato per l’occasione Responsabile culturale del neocostituito Comitato.
«Sono onorato di ricevere questo importante incarico – ha dichiarato Cappellari – che costituisce il suggello di 10 anni di ricerche su tutto il territorio reatino. L’idea era maturata già questa Estate, quando con alcuni studiosi avevano constatato la mancanza, in queste zone, di una memoria storica reale che non fosse quella distorta e di comodo elaborata dall’antifascismo di professione per meri fini politici. Nel corso di più di 10 anni di ricerche nella provincia di Rieti, ho potuto far luce su numerosi aspetti della Repubblica Sociale Italiana e dissipare quella fitta muraglia di omertà che impediva una corretta analisi dei fatti storici come realmente avvenuti. I martirii di Iolanda Dobrilla e Assunta Vannozzi, uccise dai partigiani seppur innocenti; la scoperta della “fossa di Leonessa” (Agosto 2004); la prima corretta ricostruzione della strage partigiana di Poggio Bustone; il mistero della “scomparsa” del Comandante ribelle Mario Lupo; sono stati solo alcuni dei tasselli di una storia dimenticata che abbiamo posto all’attenzione del pubblico reatino. Siamo stati i primi, nel Marzo 2007, dopo 63 anni, a rompere il muro di silenzio che aleggiava su Poggio Bustone con una cerimonia pubblica, alla luce del sole, in ricordo dei caduti della RSI. Siamo stati i primi a portare un fiore e a far benedire da un Frate il luogo di quella che è una delle prime stragi partigiane in Italia. Il Comitato appena costituito vuole continuare su questa strada, riscoprendo con un “cammino della memoria” un passato ricco di eventi, troppo spesso confinati nelle squallide contese politiche, falsati dall’odio antifascista. Superando tutto ciò, porteremo la cultura e la memoria in primo piano, con un percorso guidato dalla ricerca storica, con lo spirito che ci è proprio, ossia l’analisi dei documenti e la passione all’Indiana Jones nel cuore. Per scelta dei promotori, il Comitato non chiederà contributi pubblici, ma si autofinanzierà, dimostrando così che è possibile rendere un servizio alle comunità locali senza “spartirsi i soldi”, come troppo spesso avviene in questa Italia dei “miracoli”. Del resto, la mia esperienza sul territorio mi induce a pensare che questo tipo di ricerca trova ancor oggi la destra e la sinistra unite in un’ostilità di fondo, ingiustificata se si pensa che sono trascorsi ormai settant’anni e che i “signori” che gestiscono la cosa pubblica dovrebbero pensare a risolvere i problemi della gente anziché fomentarsi in diatribe storiche. Purtroppo, sia la destra che la sinistra che sono state al potere si sono trovate unite nel finanziare progetti antifascisti, non permettendo ai liberi ricercatori di proporre nuove interpretazioni dei fatti legati alla RSI senza
condizionamenti politici, senza l’obbligata professione di allineamento al politicamente corretto. Non abbiamo carriere politiche da difendere. Ci sentiamo uomini liberi e da tali ci comporteremo. Ringrazio fin d’ora i giornalisti, i ricercatori, gli studiosi e gli appassionati di storia che hanno aderito al Comitato, certi che il lavoro che andremo a svolgere nei prossimi mesi costituirà un tassello fondamentale per comprendere la storia della provincia di Rieti. Chiunque potrà partecipare alle nostre iniziative sia personalmente, sia inviando un proprio contributo. Per questo attiveremo nei prossimi giorni una mail specifica per gestire gli eventi: heraldcomitati@libero.it.
E’ già in linea una Pagina (www.facebook.com/comitatorsirieti) dove saranno presentate tutte le nostre attività. Dopo 70 anni, finalmente, si finirà con la strumentalizzazione politica dei fatti del passato, con la speculazione sui morti della guerra, e si inizierà a fare storia. Liberamente»
di Lemmonio Boreo
Giovedì 12 Dicembre 2013, i militanti dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia di Anzio e Nettuno si sono ritrovati nell’affascinante cornice del borgo medioevale per i tradizionali auguri per il Santo Natale. L’incontro è stato preceduto, nel pomeriggio, da un omaggio che dirigenti dell’A.N.A.I. hanno personalmente portato al Campo della Memoria – Sacrario dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana.
Durante l’incontro, ha preso la parola Franco Pesce, Commendatore dell’Ordine dell’Aquila Romana, che ha raccontato interessanti aneddoti della sua gioventù. Successivamente, è intervenuto Marino Perilli che ha commentato alcuni brani del libro di Rico Covella, Madre lotta, in cui si evidenzia l’importanza della conquista dell’Impero per l’Italia fascista in quel 1936.
«Con l’avvicinarsi del Santo Natale – ha dichiarato Bruno Sacchi, Comandante il locale Reparto – colgo l’occasione di estendere gli auguri anche alle famiglie dei camerati presenti e illustrare brevemente quali saranno le prossime attività dell’A.N.A.I. Abbiamo iniziato una raccolta di materiale didattico per la Scuola Materna “Pinocchio” di Zara, unica scuola italiana in Dalmazia. E’ dovere di noi Arditi, che rappresentiamo la continuità storica di chi si è sacrificato per quelle terre, aiutare i nostri fratelli d’Oltreadriatico, in un’impresa senza precedenti. Dopo che l’infame e criminale regime comunista chiuse tutti gli istituti italiani nessuno è più riuscito ad aprire una scuola che difendesse l’idioma che fu di Dante come di Marco Polo. Oggi, nonostante un’ostilità di fondo ormai istituzionalizzata, questo miracolo si è compiuto. A Zara, la nostra italianissima Zara, v’è una scuola in cui si parla italiano. Anche così l’Italia, quella vera, torna in Dalmazia. Successivamente, presenteremo al Prefetto di Roma la richiesta di poter inserire – a nostre spese – sul Monumento ai Caduti di Nettuno i nomi dei ragazzi della RSI sacrificatisi per l’Onore d’Italia, dimenticati da una vile vulgata antifascista. Una nostra precedente richiesta al Sindaco non ha mai avuto risposta. Procederemo ugualmente. Infine, grazie agli studi del Dott. Pietro Cappellari, ricercatore della Fondazione della Repubblica Sociale Italiana, siamo venuti a conoscenza di un fatto particolarmente interessante. Nel libro di Cappellari “Il fascismo ad Anzio e Nettuno 1919-1939”, prossimamente edito dalla Herald Editore, saranno correttamente elencati, per la prima volta, i caduti del Primo conflitto mondiale delle due città. Tra questi vi è il nettunese Pierino Maruffa, Ardito. Sapendo di interpretare la volontà di tutti i camerati dell’A.N.A.I., comunico ufficialmente che, da oggi, il Reparto di Nettunia che ho l’onore di comandare sarà dedicato alla sua memoria. Con questa opera di riappropriazione della nostra storia, rilanceremo su tutto il territorio la nostra attività, certi che i valori come quelli della Patria, della Nazione, del Popolo, non possono tramontare perché eterni».
LXX ANNIVERSARIO DELLA PROCLAMAZIONE
DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
La S.V. è invitata alla conferenza-dibattito
sulla storia della RSI
organizzata dal
Raggruppamento RSI Delegazione Lazio
che si terrà
Domenica 1° Dicembre 2013
in Via San Liberatore n. 107
a Rieti
alle ore 11:00
Introduce:
Lorenzo RUSSO – Raggruppamento RSI Delegazione Lazio
Intervengono:
Dante FIAMMERI – LXIII Battaglione M “Tagliamento”
Spartaco FERRONI – Decima MAS
Massimiliano BALDO – Raggruppamento RSI Delegazione Lazio
Pietro CAPPELLARI – Fondazione della RSI
A causa di sopravvenute difficoltà organizzative e di indisponibilità non prevista da parte di alcuni relatori, il Convegno Nazionale CESI dal titolo “Un progetto politico per l’Assemblea Costituente”, previsto per il 3 dicembre p.v. presso il CNEL, viene rinviato all’anno prossimo, prevedibilmente tra fine gennaio ed i primi di febbraio, nella stessa sede. Se ne darà tempestiva comunicazione.
Sessanta anni de “Gli uomini e le rovine”
Un’analisi generazionale.
Fondazione Julius Evola
Scuola Romana di Filosofia Politica
Edizioni Mediterranee
ROMA, Sabato 30 Novembre 2013, ORE 11,00
Sala de “L’Universale” Libreria/Galleria delle Arti
Via Francesco Caracciolo 12, accanto al mercato Trionfale di Via A. Doria (Metro linea A fermata Cipro; Bus 490 – 495 – 492 – 913; Tram 19)
Presiede, introduce, modera Gianfranco de Turris, Segretario della Fondazione Evola.
Prima Sessione:
Ore 11,00: Gianfranco de Turris, Presentazione dell’evento e dei relatori.
Ore 11,15: Giovanni Sessa, Le ragioni di un Convegno: Evola negli anni Cinquanta.
Ore 11,30: Primo Siena, “I Figli del Sole tra uomini e rovine”.
Ore 12,00: Nazzareno Mollicone, “Preveggenza e attualità de Gli uomini e le rovine”.
Ore 12,30: Apertura dibattito.
Ore 13,30: Pausa pranzo
Seconda Sessione:
Ore 15,30: Andrea Marcigliano, “Gli uomini e le rovine e la generazione degli “anni di piombo”.
Ore 16,00: Alessio de Giglio, “Gli uomini e le (loro) rovine. Note sulla decomposizione”.
Ore 16,30: Giacomo Rossi, “Gli uomini e le rovine: letture da Terzo millennio”.
Ore 17,00: Apertura dibattito
Ore 18,30: Conclusioni e chiusura lavori.
E’ gradita la puntualità.
Per una migliore organizzazione del buffet si prega vivamente confermare la propria presenza, entro e non oltre Giovedì 28 Novembre 2013, a Maurizio Messina: 339/4987052.
Segreteria organizzativa:
Giovanni Sessa
Mail: Sessa_Giovanni@libero.it
0775/435499
333/8289088
A settant’anni dallo storico evento che lanciò i postulati politici e sociali della
Repubblica Sociale Italiana
il ricordo di quei ragazzi che fecero la Storia.
I loro volti, le loro passioni, i loro sogni.
Per comprendere quella generazione che salvò
l’Onore d’Italia!