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Dopo le polemiche sulla sua partecipazione al convegno di sabato il sindaco sottolinea: “Riflettere sulla sua figura non pregiudica giudizio di condanna al fascismo ampiamente assimilato e condiviso da tutti”.

 

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Sarzana – In merito alle polemiche emerse in seguito all’organizzazione di una conferenza su Carlo Alberto Biggini in programma sabato 21 il sindaco di Sarzana Alessio Cavarra precisa: “Ritengo che accendere un faro sulla figura di Carlo Alberto Biggini, studioso e intellettuale, per inquadrare storicamente una personalità troppo poliedrica, complessa e variegata per poter essere liquidata con etichette riduttive quali ‘gerarca fascista’, riflettendo soprattutto sul ruolo e il lavoro svolto nella città che lo ha visto nascere, sia un atto che non pregiudica affatto il giudizio politico e di condanna del fascismo ampiamente assimilato e condiviso da tutti, e nel mio caso rafforzato da un percorso personale e politico che si è snodato in tutt’altra direzione”.

“Penso però – aggiunge il primo cittadino – con altrettanta chiarezza che cancellare la memoria, non avere il coraggio di dibattere attorno a personalità “scomode”, perseverando nel processo di rimozione della memoria, sia un processo al quale ci si deve opporre con fermezza.
Ritengo che iniziative come questa, che gli organizzatori hanno pensato non certo proponendosi intenti acritici o celebrativi di un’epoca, ma piuttosto sforzandosi di studiare, di capire e di inquadrare storicamente la figura di Biggini, vadano nella giusta direzione, non rinunciando anche a riflettere sui giudizi che di lui hanno dato, tra gli altri, intellettuali del calibro di Norberto Nobbio, oltre alle testimonianze di uomini della Resistenza veneta che ne conobbero l’umanità e il senso dello Stato e della giustizia”.

Il sindaco prosegue: “Nella memoria collettiva della nostra città di Carlo Alberto Biggini si conservano, credo, solo poche nozioni: gli si riconoscono i meriti di aver voluto, da Ministro dell’Istruzione, l’istituzione del Liceo a Sarzana, e quello di aver consentito la costruzione di un edificio scolastico all’avanguardia per l’epoca. Di fatto non si ricorda altro se non che era figlio del Biggini primo eletto nelle liste socialiste a Sarzana nel 1906 e nipote di un indomabile mazziniano e garibaldino, ben noto alla polizia dell’epoca. Ebbene, la giornata di sabato sarà l’occasione, non solo per i sarzanesi, per conoscere meglio Biggini non solo come uomo politico, ma come pensatore, studioso e teorico del diritto. Concludo sottolineando quindi che, sabato prossimo, dopo aver portato il mio breve saluto alla conferenza su Biggini, parteciperò con grande piacere – ed è questa una precisazione che pensavo di non dover essere obbligato a fare – al convegno su Rodolf Jacobs”.

Domani infatti l’amministrazione comunale presenterà l’iniziativa in collaborazione con l’ANPI dedicata proprio a Jacobs, figura di primo piano della Resistenza sarzanese.

 

Mercoledì 18 novembre 2015, dal quotidiano on line “Città della Spezia”

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