Sarzana – Mentre in città non si placa il dibattito politico sulla presenza di Alessio Cavarra al convegno di sabato, oggi organizzatori e familiari di Carlo Alberto Biggini lo ricordano nel settantesimo anniversario della morte, avvenuta proprio il 19 novembre 1945 in una clinica di Milano. Lo fanno rileggendo anche i numerosi documenti conservati dall’Istituto che porta il suo nome e riguardanti la sua attività di accademico ma anche di uomo politico, apertamente schierato al fianco di Mussolini anche come Ministro dell’istruzione durante la RSI.
Fra i tanti carteggi viene infatti posta in evidenza la lettera che il filosofo, storico e politologo Norberto Bobbio scrisse a Luciano Garibaldi (autore del libro “Mussolini e il professore. Vita e diari di Carlo Alberto Biggini”) il 5 giugno 1982 contribuendo così al ricordo dell’uomo. “Insegnavo allora all’Università di Padova – scrive Bobbio – ero da tempo in rapporti amichevoli con Biggini. Anche da chi non era mai stato o non era più fascista non fu mai considerato un fascista “vitando”. Ricordo che egli cercò di spiegarmi le ragioni della sua fedeltà a Mussolini, ricordando le suo origini da una famiglia socialista di La Spezia. Mi assicurò che non avrebbe imposto ai professori il giuramento di fedeltà al nuovo regime e mantenne la promessa”. Bobbio ripercorre anche l’episodio del suo arresto il 7 dicembre 1943: “Alla presenza di mia moglie fece alcune telefonate, tra cui una al Prefetto di Verona alla cui presenza ero stato portato. L’interessamento di Biggini fu sincero. Quale effetto abbia avuto non saprei dire. Fui liberato dopo due mesi e mezzo alla fine di febbraio per ragioni che non mi sono mai state chiarite. Dopo la Liberazione seppi che Biggini era morto e mi pare di ricordare, in un ospedale di Padova. Così mi dissero. Se ci fosse stato bisogno di testimoniare in suo favore, non avrei esitato a farlo”.
Di questo e di altri documenti si parlerà nel convegno in programma al Loggiato di Gemmi dedicato allo studio “sul pensiero di un costituzionalista nella cui breve, ma intensissima vita fu il precursore del passaggio, all’interno del fascismo, dalla dittatura personale di Mussolini ad una democrazia organica in cui il cittadino fosse rappresentato nella interezza della sua personalità.
Sull’argomento – spiegano gli organizzatori – proprio nella città natale di tale pensatore, Carlo Alberto Biggini, docente universitario, Magnifico Rettore dell’Università di Pisa, uomo politico di spicco e Ministro dell’Educazione Nazionale dell’epoca, interverranno il prof. Gaetano Rasi, economista; i costituzionalisti prof. Domenico Fischella e prof. Franco Tamassia; i giornalisti e storici Luciano Garibaldi, Marcello Veneziani, Primo Siena nonché di altre personalità come il prof. Filippo Peschiera, l’on. prof. Egidio Banti, il prof. Fabio Marino, prof. Gianluca Podestà, prof. Daniele Trabucco. L’iniziativa – concludono – è opera dell’Istituto Carlo Alberto Biggini per gli Studi Costituzionali e l’organizzazione del Convegno è stata curata dal nipote Carlo Alberto Biggini Jr. La partecipazione al Convegno, nonché ad altre concomitanti celebrazioni, è libera ed aperta a tutti, nei limiti della capienza delle sedi in cui esse si svolgono”.
Giovedì 19 novembre 2015, dal quotidinano Città di Sarzana