Essere consapevoli per essere attori
Continua l’impegno culturale molto concreto, per niente astratto, dei saggi pubblicati da questo bollettino. Le analisi e le relative riflessioni sono infatti basate su circostanziate documentazioni e gli argomenti abbracciano a 360° le vicende geopolitiche e geoeconomiche che influiscono sul nostro avvenire (in particolare dell’Italia e dell’Europa).
Si tratta della descrizione dell’attualità mondiale utilizzando le più aggiornate fonti per cercare di individuare ciò che è necessario sapere per essere consapevolmente attivi e protagonisti. Diversamente se non si sarà “attori” in Italia e in Europa di una fase costituente che realizzi una “democrazia compiuta”, cioè coscientemente partecipata, il declino della nostra civiltà sarà inesorabile.
In questo numero pubblichiamo due saggi, uno relativo al panorama geopolitico riguardante i grandi cambiamenti che si annunciano per il 2016, illustrato da un diplomatico dotato di grande esperienza e lucidità; ed un altro in materia economica che affronta la natura non episodica del succedersi delle crisi sia in sede di materie prime (anzitutto petrolio e gas) sia in sede di crollo della bolla finanziaria mondiale.
INDICE
- Il panorama geopolitico che si presenta e le possibili tendenze
Un’Agenda per il 2016. Bisogna essere pronti alle novità
di Giulio Terzi di Sant’Agata
Sommario: 1° – Impatto delle crisi regionali sull’economia: Isis, Libia, Siria, Iran. 2° – Le “discontinuità”: il caso della Cina. 3° – Differenziali di crescita e alcune criticità. 4° – La sfida climatica.
– Si sta aprendo una nuova fase dell’economia mondiale
L’Italia e l’Europa debbono cambiare politica per non subire un pesante declino
di Gaetano Rasi
Sommario: 1° – Manca la “Cabina di Regia”, ossia una “politica economica programmata”. 2° -Fare attenzione alla “tempesta che arriva”. 3° – I dati e le cause della crisi economica italiana. Quali rimedi? 4° – Il calo del prezzo del petrolio e i rischi di una crisi che di nuovo parta dagli Usa. 5° – Le gravi ripercussioni nello sviluppo economico dalla concentrazione della ricchezza mondiale in pochi titolari. 6° – Il Forum di Davos darà utili interpretazioni sui profondi cambiamenti in corso?