Giovedì 30 Gennaio 2014, nel settantesimo anniversario della morte in combattimento dello studente universitario Aldo Bormida, si è tenuta una manifestazione in ricordo del sacrificio del giovane torinese. Bormida si era arruolato volontario nell’Autunno 1943 in un reparto della Luftwaffe, nella speranza di poter raggiungere il fronte al più presto per combattere gli invasori della Patria che marcivano speditamente su Roma.
Il suo desiderio venne appagato dopo lo sbarco di Nettunia, quando la sua unità fu una delle prime a correre sul litorale romano per fermare il “rullo compressore” angloamericano che, ovunque, seminava morte con le sue fortezze volanti. Il 30 Gennaio 1944, il reparto di Aldo Bormida fu inviato in emergenza nei pressi di Borgo Carso (Littoria), sul Canale Mussolini, contro un reparto di Paracadutisti statunitensi intenti a tentare un’azione di sfondamento laterale, nella zona di Cisterna. Mentre i Rangers americani, cui era affidato il settore centrale, venivano circondati dai mezzi corazzati della Divisione “Hermann Göring” e costretti ad una umiliante resa di massa, i Paracadutisti statunitensi vennero bloccati sul Canale Mussolini dall’impeto dei ragazzi della Luftwaffe, tra cui militavano diversi Italiani. Aldo Bormida venne falciato da una raffica di mitragliatrice durante un assalto. La sua morte non fu vana: i nemici non riuscirono a passare e dovettero ripiegare, segnando la fine della prima Battaglia di Cisterna (30-31 Gennaio 1944).
Il 30 Gennaio 2014, il Comitato Pro 70° Anniversario dello Sbarco di Nettunia, rappresentato dal Dott. Giampaolo Costa (organizzatore della manifestazione) e dal Dott. Pietro Cappellari (Responsabile culturale del Comitato), ha reso gli onori ad Aldo Bormida e a tutti i caduti italiani dello scontro del 30-31 Gennaio 1944. Dopo 70° anni, sul cippo che ricorda il sacrificio per la libertà della Patria di Aldo Bormida è tornato a garrire il tricolore italiano.
Ufficio Stampa
Comitato Pro 70° Anniversario
dello Sbarco di Nettunia