Un interessante intervento di Carlo Vivaldi-Forti pubblicato sul sito del Cesi
Innanzitutto Buona Pasqua a tutti Voi e alle Vostre famiglie. Richiamo quindi la Vostra attenzione sulla situazione di pre-guerra civile che esiste non soltanto in Italia ma in gran parte d’Europa. Ultimo episodio la rapina a mano armata contro i ciprioti, che segna la fine dell’Europa esistita fino ad oggi.
Da noi non si riesce a formare un governo per l’intolleranza ideologica degli ex-comunisti, ma se anche per avventura si arrivasse a una coalizione PD-5Stelle, questa rappresenterebbe una catastrofe senza precedenti per il Paese, l’economia e le libere istituzioni. Un governo di ex-comunisti arrabbiati e di extra-parlamentari di sinistra darebbe l’ultima legnata sulla testa alla società italiana, aprendo un periodo di violenza generalizzata. D’altra parte, le prospettive quali sono? Tornare a votare? Meglio di un eventuale governo Bersani-Grillo di sicuro, ma l’elettorato si spaccherebbe ancora una volta in tre , magari a percentuali invertite, ma non sufficienti a garantire un esecutivo stabile. Un governo di emergenza con tutti dentro, sostenuto da una maggioranza assembleare? Possibile in teoria, ma in pratica si dissolverebbe di fronte al primo provvedimento fiscale non condiviso . La politica tradizionale si trova perciò in un vicolo cieco.
Dopo tanti anni di furbizie , compravendite di parlamentari, tradimenti e trasformismo, la crisi ci ha messo oggi di fronte a una situazione non più risolvibile secondo i parametri della vecchia politica. Ci troviamo, mutatis mutandis, nella stessa situazione della Francia del 1958, quando la crisi algerina travolse le sclerotiche istituzioni della Quarta Repubblica spalancando le porte alla Quinta e a de Gaulle.
Abbiamo noi oggi un de Gaulle a portata di mano? Apparentemente no , ma spesso è la storia che crea il personaggio, non viceversa. E’ certo , in ogni caso, che nessuna prospettiva di governo si apre con le regole della Costituzione attuale. Lo stesso bipolarismo si rivela un’arma spuntata, in quanto la divisione dell’elettorato, in tre terzi o due quarti che sia, paralizza ogni scelta. Inoltre, ci troviamo assediati da una malavita finanziaria internazionale che si è impadronita delle stesse istituzioni comunitarie e che sta preparando l’esproprio generalizzato di quel poco che resta del risparmio degli italiani. Provvedimento che innescherebbe una immediata guerra civile.
Per uscire da questo incubo , purtroppo molto realistico, esiste una sola alternativa percorribile: cambiare la Costituzione, rendendo effettiva la sovranità popolare mediante appositi istituti di democrazia diretta , l’elezione del capo dello Stato a suffragio universale e la seconda Camera a rappresentanza di categorie. Esclusivamente così si può restituire autentica governabilità alla società post-industriale e della globalizzazione . Soltanto quando questo nuovo assetto istituzionale si sarà esteso all’intera Europa potremo davvero riprendere il cammino della unificazione continentale e dirci con orgoglio europeisti.
Teniamo inoltre presente che la soluzione proposta da talune forze politiche , sinistre e Lega in testa, di trasformare il Senato in una Camera delle Autonomie, è totalmente inefficace, in quanto sposta semplicemente l’ingovernabilità dal livello centrale a quelli periferici, lasciando però irrisolto il vero problema, ossia l’esistenza di una partitocrazia corrotta, venduta alla mafia e ai poteri forti.
Nel richiamare la Vostra attenzione su questa situazione drammatica, Vi propongo di organizzare in tempi brevi, in ogni caso prima d’estate, una Convenzione nazionale dedicata all’argomento GOVERNABILITA’ O RIVOLUZIONE , o qualcosa di simile.
Attendo in merito Vostre osservazioni .