Dopo i grandi successi del corteo in ricordo della tragedia della popolazione giuliano-dalmata organizzato da CasaPound (8 Febbraio) e della Giornata per l’italianità dell’Istria e della Dalmazia (11 Febbraio), il Comitato Nettunese Pro Gabriele d’Annunzio ha ufficialmente chiesto ai Sindaci di Anzio e Nettuno l’istituzione di una via per i Martiri delle Foibe.
Per Anzio è stata chiesta la sostituzione dell’attuale Via Antonio Gramsci, mentre a Nettuno si è valutata come più che opportuna la sostituzione di Via Palmiro Togliatti. Non solo. Sempre a Nettuno è stato chiesto di intitolare alla martire istriana Norma Cossetto (stuprata e infoibata dai partigiani; Medaglia d’Oro al Merito Civile della Repubblica Italiana) l’attuale Via Rosa Luxemburg.
Tale iniziativa si è resa necessaria come “parziale riconoscimento morale” per le sofferenze patite dalla popolazione istriano-dalmata, dimenticata e vilipesa per oltre mezzo secolo da una classe politica corrotta, omertosa e complice; un genocidio dimenticato che rappresenta la più grande tragedia subita dall’intero popolo italiano nel corso della sua storia.
Da diversi anni, alcune associazioni culturali e movimenti politici chiedono che le nostre città onorino i fratelli dell’Istria e della Dalmazia rivendicando l’italianità di quelle terre di millenaria cultura romana e veneta. Purtroppo, nessuno ha mai voluto raccogliere queste proposte volte a riprenderci un passato che la vulgata antifascista e anti-italiana ha colpevolmente strappato dal “grande libro” della storia per opportunismo, cupidigia, servilismo, complicità, omertà e viltà.
Aspettiamo la risposta dei Sindaci, in particolare di quello di Nettuno dal quale attendiamo ancora l’autorizzazione per restaurare la lapide di d’Annunzio presente all’interno del cimitero civile e il ripristino della legittima Via Gabriele d’Annunzio (oggi erroneamente indicata come Via Cristoforo Colombo). Speriamo che i rappresentanti delle cosiddette “istituzioni democratiche” si pronuncino con chiarezza su delle proposte patriottiche e civili, senza chiudere gli occhi come troppo sovente avviene. Dalle risposte che riceveremo sapremo valutare il loro spessore morale.
Ufficio Stampa
Comitato Nettunese
Pro Gabriele d’Annunzio